[Notizia] Il clima può attendere

La notizia arriva come un pugno dritto allo stomaco del pianeta: le multinazionali del gas e del petrolio intendono investire quasi cinque trilioni di dollari in nuovi progetti.

Pare proprio che per le grandi multinazionali del fossile, l'emergenza clima sia qualcosa di sconosciuto, essendo intenzionate a investire una somma "a molti zeri" (5.000.000.000.000 $) in nuovi progetti esplorativi nei prossimi dieci anni. La denuncia arriva da Global Witness, organizzazione non governativa.

Una direzione incompatibile con gli Accordi di Parigi per contrastare il cambiamento climatico. Secondo lo studio condotto, già le attività estrattive nei giacimenti non ancora in funzione o in via di sviluppo sarebbero eccessivi: i volumi di produzione previsti superano le soglie produttive indicate per limitare a 1,5°C la crescita della temperatura media globale entro la fine del secolo.

Un po' di nomi e cifre in dettaglio: nella corsa alla ricerca di risorse petrolifere svetta la statunitense ExxonMobil, che prevede di investire a riguardo 167 miliardi di dollari; al secondo posto la Shell (149 miliardi di dollari) e la russa Gazprom (132 miliardi).

3,3 trilioni di dollari saranno investiti in nuovi impianti di estrazione petrolifera e, facendo un'ipotesi ottimistica, soltanto il 18% degli investimenti nel greggio sarà compatibile con gli obiettivi sul clima, mentre la produzione derivante dal restante 82% supera le soglie stabilite. Non va meglio al gas, per il quale si intende investire i restanti 1,6 trilioni di dollari: nei due scenari meno problematici (su quattro totali) gli investimenti massimi consentiti a tutela del clima corrisponderebbero al 12% e 11% di quanto invece previsto.

Nessuno scenario positivo può concretizzarsi in assenza di un valido sistema globale di cattura e stoccaggio dell'anidride carbonica, sistema di fatto mancante: a oggi ci sono solo due centrali elettriche al mondo che catturano la CO2.

Fonte: Valori.it