[Petizione] Il Giappone riapre la caccia alle balene

Dopo 30 anni il governo giapponese ha ripreso la caccia alle balene, per motivi commerciali. Diverse imbarcazioni hanno preso il largo dal porto di Shimonoseki (prefettura a ovest di Yamaguchi), e da Kushiro (Hokkaido).

Le balene sono già a rischio a causa dei cambiamenti climatici e dell'inquinamento. Ora questa caccia insensata rende ancora più urgente un accordo per la protezione globale degli oceani, da Polo a Polo.

Firma la petizione di Greenpeace per proteggere gli oceani

Era stata la IWC (Commissione Baleniera Internazionale) nel 1986, dopo anni di battaglie di Greenpeace e altre associazioni, a decretare il bando globale alla caccia alle balene. Un bando che il Giappone in questi anni ha ignorato con il pretesto della ricerca scientifica. Se non che la Corte Internazionale di Giustizia ha recentemente riconosciuto che la caccia condotta dal Giappone nell'Artico non aveva in realtà nulla di scientifico. 

Quella alle balene è una caccia distruttiva, crudele e insensata! Il consumo di carne di balena è in declino, e le balene sono ritenute sempre più cruciali per il ruolo che hanno negli ecosistemi oceanici. Stanno lottando già contro il riscaldamento degli oceani e l'inquinamento, e ora saranno di nuovo preda dei mega pescherecci.

I negoziati per un Accordo Globale che stabilisca precisi strumenti a tutela della vita marina e habitat al di fuori delle giurisdizioni nazionali sono iniziati nel 2018 e si concluderanno nel 2020, questo vuol dire che siamo nel pieno delle attività a riguardo, e che è importante far crescere un movimento globale di persone per la protezione degli oceani.

Dobbiamo unirci a Greenpeace e proteggere gli oceani e i loro abitanti!

(Dalla newsletter di Giorgia Monti, Responsabile Campagna Mare per Greenpeace)