Nel 1989 Fiorella Mannoia pubblica l'album "Di terra e di vento" che, oltre al celebre duetto con Ivano Fossati in "Oh che sarà", propone anche questa canzone scritta da Francesco De Gregori, che l'artista romana ha splendidamente interpretato.
Il brano racconta di un ragazzo che, con uno spirito un po' ribelle e incosciente, lascia la famiglia di origine imbracciando il suo "fucile di legno" per combattere guerre senza essere un soldato. Una scelta che, forse, gli offrirà una vita avventurosa, ma anche solitaria, solitaria come certi cani randagi...
Cuore di cane
Il ragazzo ha un fucile di legno e ci tira alle stelle
com'è dritta la schiena, che bianchi i suoi denti
e gli occhi sono due caramelle
e se provi a sentire stanotte puoi sentire abbaiare
è il suo cuore di cane che corre e non si vuole fermare.
Il ragazzo a trovargli un difetto, non gli piace studiare
preferisce le stelle e quel pezzo di legno, preferisce aspettare
che capire c'è tempo e capire certe volte non vale
che capire c'è tempo e capire certe volte fa male.
Ma il ragazzo una notte si perde, il ragazzo è perduto
ha lasciato la casa del padre e della madre e nemmeno un saluto
e se provi a cercarlo stanotte puoi trovarlo che dorme seduto
addormentato in una stazione
sotto le stelle dentro un vagone
con un amore di fortuna
sotto l'ombrello della luna.
Ma il ragazzo anche senza divisa è comunque un soldato
c'è una guerra che brucia qua fuori e il ragazzo può morire bruciato
o tornare sconfitto una sera che nessuno lo vuole
senza nemmeno un dolore da dividere in due
e tornare che è finita la notte non c'è più compagnia
e abbaiare al mattino e vedere il mattino piano piano andare via.
Imparare le lingue del mondo imparare a parlare
a passare tra la pioggia e la polvere tra la terra ed il mare
che viaggiare non è solamente partire, partire e tornare
ma è imparare le lingue degli altri, imparare ad amare.
Il ragazzo ha da vendere fiato e muscoli buoni
e cervello veloce e paura di poco e capelli a milioni
mentre scende le scale è già fuori già la notte è finita
mentre scende le scale è già fuori già comincia la vita.
Ma il ragazzo una notte si perde, il ragazzo è perduto
ha lasciato la casa del padre e della madre
è volato e nemmeno ha lasciato un saluto
e se provi a cercarlo stanotte puoi trovarlo che dorme seduto
abbandonato in una stazione
con gli occhi chiusi dentro un vagone
sotto le stelle della luna
con un amore di fortuna.
Ma il ragazzo anche senza divisa è comunque un soldato
c'è una guerra che brucia qua fuori e il ragazzo può morire bruciato
o tornare sconfitto una sera che nessuno lo vuole
senza nemmeno un dolore da dividere in due
e tornare che è finita la notte non c'è più compagnia
e abbaiare al mattino e vedere il mattino
piano piano andar via.
bello il parallelismo con la guerra...
RispondiEliminaCanzone impegnata... 😊
Eliminail testo è molto bello.
RispondiEliminaCerte anime non le puoi fermare! Devono fare il loro percorso.
Vero, ma a pensarci nessuna anima andrebbe ostacolata nel proprio percorso.
EliminaUn testo di grande spessore ed un brano significativo. Ottima scelta.
RispondiEliminaSì, una delle canzoni più belle proposte in questa rubrica. 😊
EliminaNon ricordo se eri stato tu a parlarmi di questa canzone, o Max.
RispondiEliminaFatto sta che l'avevo ascoltata per la prima volta nella mia vita, apprezzandola.
Buonanotte 😗
Parlando di Fiorella Mannoia, dicesti che secondo te questa era la mia canzone preferita. 😉
EliminaNon sapevo che De Gregori l’avesse scritta apposta per la Mannoia.
RispondiEliminaLa conosco , molto bella.
Io ci leggo la triste parabola di un ragazzo che si è perso scegliendo strade facili ma pericolose.
Ciao
Non ho trovato un'interpretazione ufficiale del testo, anche la tua è pertinente. 😉
EliminaMa è poi la tua canzone preferita della cantante romana?
RispondiEliminaNo, la mia preferita è "Le notti di maggio". 😊
EliminaQuesta comunque non mi dispiace affatto.