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lunedì 18 maggio 2020

[Notizia] Deforestazione = nuove pandemie


In Amazzonia si registra un incremento del 55% di deforestazione da inizio anno rispetto allo stesso periodo del 2019. Intanto più si distrugge, più cresce il rischio di un nuovo spillover di coronavirus.


L'Amazzonia continua ad essere oggetto di violenze da parte dell'essere umano. Nel mese di aprile oltre 405 chilometri quadrati della foresta pluviale sono stati deforestati, nell'aprile 2019 furono 248.

Gli scienziati avvertono su più fonti, per esempio in uno studio uscito su "Frontiers in Medicine", che la distruzione di foreste e habitat dovrebbe preoccuparci seriamente: come avvenuto in Asia, il Sudamerica è uno dei continenti dove meglio predisposti allo sviluppo di nuovi salti/adattamenti di virus da animale a uomo. Continuando a togliere spazio e habitat agli animali, li si spinge verso aree antropizzate, favorendo future pandemie.

Dall'abbattimento della foresta pluviale si ottiene la riconversione di terreni a uso agricolo, minerario e per l'allevamento di bestiame, con lo scopo principale di favorire l'economia del Paese. Questo sta portando, durante la pandemia, a distruggere l'ecosistema e a mettere in ginocchio le già fragili tribù indigene che la popolano.

La deforestazione amazzonica procede a livelli mai visti prima, e per gli ambientalisti brasiliani la colpa è in massima parte imputabile al presidente brasiliano Jair Bolsonaro che, togliendo vincoli, avrebbe incoraggiato l'estrazione mineraria e la deforestazione in aree che dovevano essere protette. Inoltre, in questo periodo di quarantena, le misure di sorveglianza sono state ulteriormente abbassate, favorendo le attività illegali. Bolsonaro nega le accuse, invia le forze armate nella regione per tentare di frenare il disboscamento illegale (ma non quello da lui stesso autorizzato!), ma la Human Right Watch Brasile sostiene che "le attività e le reti criminali continuano a operare nella più assoluta impunità trovando porte ancora più aperte, minacciando le popolazioni indigene e gli altri abitanti della foresta".


Una nota positiva arriva dal resto del mondo, dove la deforestazione ha subito un rallentamento, ma si attende un comunicato ufficiale della FAO atteso per giugno. Questo chiaramente non basta a compensare lo scempio perpetrato in Amazzonia: la foresta tropicale ospita un 1 milione di specie ancora da scoprire, ed è un enorme serbatoio di potenziali virus che potrebbero fare il salto, se noi continuiamo a mutarne gli equilibri. Inoltre, come stiamo già vedendo, una pandemia porta a crisi economiche che, in Paesi con situazioni di povertà come il Brasile, si ripercuote ulteriormente sull'ambiente sfruttando i terreni per tentare di risollevarsi.

Urge una cooperazione internazionale che punti i riflettori sull'Amazzonia come un bene comune di tutta l'umanità da salvare e preservare.

(Fonte: Repubblica.it)

12 commenti:

  1. Perché non riusciamo a comprendere che ogni azione ha un impatto a breve e lungo termine su tutto e tutti? È un mistero. Ciao e buona settimana.
    sinforosa

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    1. Misteri non direi... Manca una visione (eco)sostenibile delle attività produttive. Si punta al profitto rapido e con poche spese, in una assurda competizione tra aziende e/o nazioni... Interessi grossi in gioco, mafie che controllano appalti, politici compiacenti...

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  2. Stanno assassinando il polmone della terra e costringendo le popolazioni del luogo ad abbandonare i posti in cui vivono senza contare i danni vastissimi alle popolazioni animali che vedono annientato il loro habitat.

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    1. Esatto. Tre o quattro volte ho provato a buttare giù dei versi a riguardo, anche negli anni passati, ma una rabbia mista a disperazione mi ha sempre impedito di scrivere. 😢

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  3. Chissà se tutto questo macello ci farà aprire gli occhi.
    Bolso comunque è pessimo sotto ogni profilo.

    Moz-

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    1. Qualcuno gli occhi li apre, infatti arrivano queste notizie... Restano chiusi gli occhi dei "soliti noti". 😒

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    2. Sono d'accordo con Miki, ma magari il problema fosse (solo) la scelleratezza di Bolsonaro...

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    3. Bolsonaro è uno dei problemi, e purtroppo l'Amazzonia ricade in gran parte nel Brasile di cui è presidente.

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  4. L'uomo pretende di sopravvivere ammazzando il pianeta, ci vuole maggiore rispetto vero la natura.
    Saluti a presto.

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    1. L'uomo è convinto di essere padrone del pianeta, non ha capito che ne è soltanto un ospite passeggero, e che gran parte dei suoi errori ricadranno sui suoi discendenti.

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  5. Questo è già un male a prescindere dal Covid-19. Mi piacerebbe poter pensare che la situazione attuale farà aprire gli occhi, ma realisticamente so che difficilmente sarà così: gli occhi sono aperti, è la testa che è girata dall'altra parte...

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