Rubriche

giovedì 30 settembre 2021

[Petizione] Fermiamo una sadica crudeltà sugli squali


Non credo conoscerò mai una specie più stupidamente sadica di quella umana. Quella che racconto oggi è una pratica crudele e inutile con la quale si pescano squali, gli si rimuovono le pinne, e li si rimette in mare ancora vivi ma oramai spacciati a una morte per soffocamento o fame, o per essere divorati da altri predatori.

Il suo nome "esotico" è shark finning, ma sostanzialmente consiste nello spinnamento dello squalo, per scopi alimentari o per realizzare "cure" di tradizione orientale.
A livello gastronomico, Cina e Vietnam sono nazioni rinomate per preparare zuppa di pinne di squalo, una pietanza un tempo dedicata ai ricchi, e che ora è alla portata economica un po' di tutti, un po' come da noi il consumo di carne all'epoca dei nostri nonni.

Metà quindi di questi squali è mutilata e condannata a morte per preparare una zuppa, la restante parte per preparare presunte cure, sotto forma di integratori alimentari, a beneficio dell'apparato muscolo-scheletrico umano.
Tuttavia, uno studio effettuato da scienziati dell’Università di Miami (UM), apparso sulla rivista Marine Drugs, ha scoperto alte concentrazioni di una neurotossina (la BMAA) nelle pinne di squalo, responsabile di malattie neurodegenerative tra cui Alzheimer e sclerosi laterale amiotrofica (SLA)! In sostanza si mutilano squali, condannandoli a morte, per provocare malattie attualmente prive di cura ad altre persone!

E' possibile firmare una petizione per impedire il commercio di pinne di squalo per lo meno in Europa, cliccando qui. La procedura richiede l'inserimento degli estremi di un documento di identità, nessun indirizzo mail o numero di telefono, e consente al termine della procedura di scaricare una ricevuta dell'avvenuta sottoscrizione.

8 commenti:

  1. Con gli squali fanno le scatolette di tonno tanto.. contribuiamo tutti - noi carnivori e pescivori - allo spopolamento globale.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Questa dello squalo spacciato per tonno è una situazione controversa, possibile ma non so quanto crederci. La cosa oramai mi tange relativamente dato che non mi nutro di esseri senzienti.

      Elimina
  2. mio dio, mi sembrava di averle lette tutte... e invece...
    😧😧😧😧

    RispondiElimina
  3. Ma già che devono ammazzarli, non fanno prima a mangiarne anche il resto e non solo le pinne?
    So che può sembrare altrettanto crudele, ma da onnivora non sono contraria alla pesca. Sono queste inutli mutilazioni che mi fanno rabbrividire.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Presumo che i pescatori siano incaricati di recuperare soltanto le pinne, e forse non hanno proprio spazio sui battelli per le carcasse degli squali, oppure sono parti che non hanno mercato e se ne sbarazzano come spazzatura.

      Elimina

Blogger ha modificato il modulo dei commenti rendendolo molto scomodo poiché dopo alcune righe scritte, non scorre più. Mi scuso per il disagio che non dipende da una mia scelta.