Rubriche

giovedì 10 marzo 2022

[Notizia] Un lager... di polli

Le zoonosi sono un grave problema, strettamente collegato agli allevamenti intensivi, e in Italia per fermare i focolai di epidemia aviaria sono stati abbattuti 15 milioni di animali negli ultimi quattro mesi.


Essere Animali, per rendere visibile cosa sta accadendo, ha documentato con un drone l'abbattimento di 300 mila polli in un allevamento in provincia di Vicenza. Come mostrano le immagini (che vi risparmio, lo trovate su Youtube con una semplice ricerca...) i polli vivi sono raccolti con la pala di una ruspa e ammassati a migliaia all’interno di container, alla stregua di spazzatura in una discarica, e che, una volta sigillati, sono riempiti di gas.
In questo modo è molto probabile che i polli che si trovano in basso siano schiacciati dal peso di quelli sopra e ciò, oltre a comportare stress e paura, può causare anche grave dolore fisico, e il tutto dura circa 30 minuti, prima che le operazioni di carico, chiusura e riempimento con gas del container siano terminate.
Abbattimento, ma con quanta freddezza e violenza.

La regione maggiormente colpita dall'epidemia di influenza aviaria è il Veneto, dove sono presenti il maggior numero di allevamenti avicoli e di capi. Milioni di polli, galline e tacchini, sono uccisi in questo modo per prevenire l'ulteriore diffusione del virus, la cui vera causa è tuttavia l'attività umana di speculazione della vita di esseri viventi realizzando e gestendo allevamenti intensivi.

Urge una riflessione sul nostro sistema alimentare, basato sull'eccessiva produzione e consumo di carne; un sistema alimentare reso possibile solo allevando gli animali in un modo che non ha nulla da invidiare ai campi di concentramento!
Un sistema che è fonte di sofferenza per gli animali, con un grave impatto sull'ambiente e anche un pericolo per la salute umana: non dimentichiamo la mia netta convinzione che il coronavirus sia sorto per via di una zoonosi in un allevamento di animali selvatici per uso alimentare da parte di qualche eccentrica "cultura" orientale...
Questi luoghi sono infatti amplificatori di virus e fin quando gli animali saranno allevati a migliaia in spazi ristretti, le epidemie continueranno a ripresentarsi con frequenza e con effetti devastanti. 

Finora possiamo ritenerci fortunati che l'influenza aviaria abbia scarsa capacità di trasmissione agli umani, ma a pagare le conseguenze più gravi di questa situazione, almeno fino a oggi, sono sempre gli animali. E nutrirsi di loro è come essere al posto dell'operaio che carica quei polli vivi con una ruspa come fossero spazzatura e non esseri viventi.

(Tratto dalla newsletter di Francesco Ceccarelli, Responsabile Investigazioni per "Essere Animali")

6 commenti:

  1. Mamma mia.
    Mi sembra di tornare ai campi di concentramento.
    Che orrore.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cambia la specie vittima, ma di questo parliamo. E tutto a norma di legge!

      Elimina
  2. non ho parole proprio ☹️☹️☹️ ma del resto ci ammazziamo pure fra noi esseri umani.....😞😞😞😞

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ad ammazzare un umano almeno si rischia la galera, questi sfogano il loro sadismo su esseri innocenti restando impuniti e impunibili.

      Elimina
  3. Orrori di cui solo gli umani sono capaci. Ma io non speranza, basta guardare cosa fa l’uomo ai suoi simili, figurati su questi poveri animali innocenti che l’uomo ritiene ingiustamente inferiori a lui. È tutto molto triste. Un caro saluto, Gas.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. L'essere umano è la specie più pericolosa in circolazione sul pianeta. E forse anche nell'intero sistema solare.

      Elimina

Blogger ha modificato il modulo dei commenti rendendolo molto scomodo poiché dopo alcune righe scritte, non scorre più. Mi scuso per il disagio che non dipende da una mia scelta.