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giovedì 6 ottobre 2022

[Notizie] Un aggiornamento sulle etichettature

Una delle tematiche che il blog sta seguendo da tempo è la questione della chiarezza nelle etichette che accompagnano i prodotti di consumo di origine animale, in relazione alle tipologie degli allevamenti di provenienza. Vediamo cosa c'è di nuovo sul fronte italiano.


Si è discusso e votato il decreto interministeriale che istituisce il Sistema di Qualità Nazionale per il Benessere Animale (SQNBA), da cui nascerà l'etichettatura su base volontaria da parte degli allevamenti.

Per mesi molte associazioni si sono battute per fermare o modificare sostanzialmente questo decreto, perché nella pessima versione originale avrebbe concesso un bollino di "Benessere Animale" ad allevamenti intensivi! Oggi impegno e tenacia hanno portato i primi frutti: sono state apportate modifiche al testo del decreto, un primo passo che incoraggia a non fermarsi dato che resta ancora molto da fare.

Adesso occorre una definizione adeguata degli standard per le diverse specie: l'inclusione in etichetta della presenza o meno di gabbie, e un'interpretazione chiara dei livelli indicati nel decreto, che devono essere applicati a metodi di allevamento differenti. Oltre ovviamente a prevedere meccanismi di controllo adeguati, prevedendo la revoca definitiva della certificazione per coloro che non rispettano i requisiti pur essendo certificati SQNBA.

L'associazione Essere Animali si è recata con Brenda, un suo rappresentante, all'interno di un allevamento intensivo di maiali in Lombardia per un'azione a supporto di questa campagna. Si tratta di una struttura enorme, con molti capannoni, e al loro interno centinaia di piccole gabbie con altrettante scrofe rinchiuse.


Insieme a Ombretta Alessandrini di Animal Equality, dopo tante proteste portate avanti per fermare questa etichettatura ingannevole, si è deciso di unire le voci delle due associazioni e mostrare le reali condizioni di queste strutture, per ribadire che una simile sofferenza non può essere spacciata ai consumatori come benessere animale!
Va evitato assolutamente che i soldi pubblici di milioni di italiani siano utilizzati nel modo peggiore, mantenendo e promuovendo l'attuale sistema di allevamento intensivo.

(Articolo tratto dalla newsletter di Essere Animali)

6 commenti:

  1. A me il bollino "Benessere animale" ad allevamenti per farne carne da macello, pare veramente un contentino risibile..

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    1. L'obiettivo dell'iniziativa è rendere note le condizioni con cui un animale finisce in un vassoio di polistirolo... Come succede attualmente per le uova: ne consumo ancora con moderazione, ma esclusivamente da allevamenti all'aperto, e se un prodotto pronto (tipo biscotti, maionese, ...) ne fa uso, il tacere la provenienza delle uova per me equivale al non acquisto.

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    2. Concordo ma è il termine "benessere" che quasi più orrore del danno..

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    3. Benessere finché sono vivi... A molti animali non è concesso nemmeno quello, dato che "esistono per essere mangiati", come recitava un mio conoscente...

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    4. Sembra l'ultimo pasto concesso ai carcerati nel braccio della morte.
      A cosa serve fargli mangiare ostriche e bere champagne, se tanto mezz'ora dopo riceveranno l'iniezione fatale?
      Perdonami Gaspare, ma non capirò mai. Piuttosto avrebbe senso battersi per impedire la macellazione degli animali.

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    5. In questo contesto si procede per piccoli passi, le soluzioni drastiche possiamo sognarle soltanto. Garantiamo oggi agli animali una vita dignitosa, poi ci batteremo per dare loro una vita libera.
      Non è facile averla vinta contro multinazionali che si comprano il favore della politica!

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