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lunedì 22 gennaio 2024

[Notizia] L'urlo del coniglio

Ben pochi hanno sentito un coniglio urlare, perché la loro sofferenza in realtà è silenziosa, ma quando arriva è intensa, forte e chiara. Si tratta della sofferenza dei conigli chiusi in gabbia, cui ha assistito Marco, un investigatore di Essere Animali: la prima volta quando ha partecipato a un'indagine in sette diversi allevamenti, e più di recente lo scorso marzo quando ha posizionato delle telecamere con l'obiettivo di girare una diretta di 24 ore e documentare la vita in gabbia di questi animali.


 

Come può essere il vivere in una gabbia grande poco più del proprio corpo, che non permette di alzarsi in piedi e di muoversi liberamente? Questa è la quotidianità per un coniglio che nasce e vive in allevamento e non sa cosa voglia dire saltare all'aperto su un prato come il suo istinto lo spingerebbe a fare.
Nello sguardo di questi conigli si coglie sfinimento, priva di luce e totale assenza di stimoli vitali. E ce ne sono a milioni negli allevamenti italiani, nelle medesime condizioni in attesa di essere ammazzati per diventare cibo.

Nella stessa gabbia possono essere tenuti anche 7 conigli, che soffrono, anche se non urlano dalla bocca ma dallo sguardo, e quindi non possiamo sentirli.
I conigli in gabbia vivono nello spazio di un foglio da stampante, sono stressati e apatici perché devono reprimere la loro natura e diventano aggressivi, ferendo se stessi o i compagni. Spesso sono anche malati: lo stress, infatti, compromette il loro sistema immunitario, tanto che è frequente trovarne con malformazioni, dermatiti e altre patologie evidenti. Inoltre le gabbie sono formate da reti metalliche che provocano ferite a causa del continuo sfregamento. E la cosa più agghiacciante è che i conigli morti sono a volte lasciati anche per giorni accanto a quelli vivi.

(Tratto dalla newsletter di Essere Animali)

2 commenti:

  1. Non ho più parole, caro. Davvero non ho più parole.
    Trovo tutto raccapricciante e continuo solo a chiedermi come può la gente continuare a cibarsi di cadaveri animali. Possibile che non riesce a capire?

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    Risposte
    1. Di giustificazioni ne ho sentite tante:
      - la carne è un dono di Dio;
      - una volta cotta non è più un cadavere, mica siamo selvaggi;
      - se non si mangiassero, molti animali non esisterebbero nemmeno.

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