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lunedì 13 maggio 2024

[Notizia] Piccoli gesti per combattere l'inquinamento da plastica

Si calcola che con tutta la plastica gettata in mare si potrebbe fare più di 400 volte il giro della Terra! Ma cosa possiamo fare noi oltre a firmare petizioni e chiedere a gran voce ai governi del pianeta una legge contro la plastica usa e getta? In realtà, anche noi cittadini e cittadine consapevoli, abbiamo un ruolo fondamentale in questa lotta: possiamo agire nel nostro quotidiano, per sensibilizzare riguardo questo inquinamento e per dare il buon esempio mostrando che le alternative alla plastica esistono!

Partiamo sfatando cinque falsi miti sul riciclo della plastica...

  1. Se tutti riciclassimo avremmo risolto il problema della plastica. Falso: Il riciclo è necessario, ma non basta. Occorre produrne meno!
  2. Tutta la plastica che abbiamo in casa è riciclabile. Falso: La raccolta differenziata della plastica riguarda solo gli imballaggi. Il resto deve essere buttato nel secco.
  3. In caso di dubbio su un oggetto di plastica va sempre nella plastica. Falso: In caso di dubbio è va controllata l'etichetta e se il dubbio persiste meglio buttare nel secco per non inquinare il processo di riciclaggio.
  4. I tappi di bottiglia vanno svitati e separati dalle bottiglie. Falso: Non è necessario separarli e, anzi, i tappi potrebbero così disperdersi nell'ambiente!
  5. I contenitori di plastica vanno sempre lavati. Falso: I contenitori devono essere ben svuotati ma non lavati. Durante il riciclo vengono già lavati, quindi sarebbe solo un inutile spreco di acqua! Questo purtroppo ha qualche controindicazione, nei Comuni (come il mio) che effettuano la raccolta differenziata porta a porta, con ritiro della plastica settimanale... 🙄

Chiariti questi punti, in moltissimi casi possiamo addirittura sostituire la plastica monouso. Un valido esempio è quello del pranzo fuori casa: sia in vacanza che in ufficio, è possibile abbandonare plastica, pellicole, carte e sprechi utilizzando borracce/thermos e contenitori in acciaio inox, 100% ecologici e sostenibili!

  • Mantengono cibi e bevande a temperatura ideale (fredde o calde) fino a 8 ore.
  • Sono realizzati in acciaio inossidabile per alimenti.
  • Sono privi di vernici e colori che potrebbero contenere sostanze chimiche non sicure.
  • Sono stati analizzati da laboratori indipendenti per garantire il massimo della sicurezza.
  • Sono certificati MOCA (Materiali e Oggetti a Contatto con Alimenti).
  • Acquistando questi prodotti si sostiene chi le produce, ottenendo come effetto sul mercato una riduzione del loro costo al dettaglio.

In questo modo, oltre a contribuire a ridurre l'inquinamento da plastica, si sarà di esempio per gli altri.

(Tratto dalla newsletter di Camilla Lucchesi, Digital Fundraising & Ecommerce Officer per Greenpeace Italia)

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12 commenti:

  1. Risposte
    1. Alla base sono sufficienti volontà e rispetto verso gli altri.

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  2. Mi hai fatto tornare in mente la mia gioventù...
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    Uguale uguale. E qualche volta la uso ancora, quando vado in montagna e non mi porto i soliti panini.

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    1. Io ne ho due, una monoporzione, l'altra più alta per due o volendo tre persone. Le cose utili prima o poi tornano alla ribalta.

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  3. I tappi alle bottiglie di plarica vanno lasciati perché - cosa che purtroppo non fanno in molti - le bottiglie di plastica, prima di essere gettate, vanno schiacciate e ridotte di dimensioni e, col tappo rimesso alla fine dell'operazione, mantengono l'ingombro minimo.

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    1. Giusto, però esistono alcune forzature, tipo il tappo "click" che si apre ma non si stacca, che mi crea non poche noie per stappare ogni volta. Preferisco i tappi da svitare e avvitare, perché devo subire fastidio dalla trascuratezza ambientale della massa?

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    2. il giorno che la smetteranno di fare le bottiglie di plastica, che mi appesantiscono la massa di rifiuti da scendere ogni volta, farò un bell'urlo di portata nazionale...!!

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    3. Bottiglie di plastica monouso che sarebbero dovute sparire dalla circolazione da un bel pezzo... Ma tu perché le compri?

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    4. non vivo da solo... (e comunque mi riferivo soprattutto alle bottiglie di acqua, perchè altre cose ne consumo poco e niente...)

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    5. Per sbarazzarti delle bottiglie di plastica per l'acqua puoi proporre di installare un depuratore domestico dell'acqua potabile.

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    6. il depuratore l'abbiamo avuto per diversi anni, finché ci siamo stufati (anche a causa degli ingenti costi di manutenzione) e abbiamo deciso di tornare a comprare le bottiglie...
      Ricordo però che una volta me ne parlasti in maniera non proprio positiva...

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    7. Ho avuto a che fare con un'azienda che, dietro la proposta di un lavoro in ufficio, cercava in realtà gente da mandare a fare dimostrazioni del loro depuratore... Sono alcune aziende che li vendono a sfruttare i loro dipendenti, non i depuratori...
      Io bevo l'acqua del rubinetto senza depuratore, perché quella minerale si contamina di microplastiche se i fardelli restano sotto al sole, e siccome ho visto tante volte la scena in cui un solo commesso deve portare nel magazzino un rimorchio di fardelli, passano le ore sotto al sole e l'acqua si contamina. L'acqua del rubinetto non sarà di sorgente, ma la concentrazione di sostanze dannose è comunque minore della microplastica che finisce in una bottiglia da 1,5 litri.
      Non credere inoltre che nell'acqua in bottiglia ci siano soltanto le sostanze indicate sull'etichetta: quelle sono le sostanze da indicare per legge, ma a un'analisi più accurata scopriresti che ci sono anche le sostanze dell'acqua potabile, anzi a dirla tutta c'è presente tutta la tavola periodica.

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