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lunedì 2 settembre 2024

[Notizia] Il vero volto dell'acquacoltura

L'industria alimentare che sta crescendo più rapidamente al mondo è quella dell'allevamento di pesci: dall'inizio del secolo l'acquacoltura è cresciuta ogni anno del 5,3%, e si stima che questi numeri aumenteranno esponenzialmente entro il 2050. Con la promessa di sfamare sempre più persone a prezzi accessibili, questo settore sta causando sofferenze a miliardi di pesci ogni anno.

I pesci sono gli animali allevati più dimenticati in assoluto, destinati a crudeltà terribili e senza una legislazione specifica che li tuteli. Ciò che spesso non si menziona, poi, è che gli attuali metodi di allevamento dei pesci hanno ripercussioni gravissime sugli ecosistemi e sulla biodiversità.

Spesso considerati come animali di seconda categoria, i pesci sono esseri senzienti, curiosi e socievoli, in grado di provare sofferenza e dolore. Nonostante questo, sono catturati nei loro habitat con modalità stressanti e crudeli, per non parlare delle modalità di macellazione, spesso senza alcun tipo di stordimento...

Dimentichiamo poi i piccoli pescherecci del nostro immaginario: oltre la metà del pesce consumato a livello globale proviene da allevamenti intensivi, nei quali questi animali sono stipati a migliaia in vasche sovraffollate e sporche, per poi essere uccisi con metodi crudeli.

Come se non bastasse, per nutrire i pesci all'interno degli allevamenti, l'acquacoltura sta gravando pesantemente sugli stock ittici selvatici, sovrasfruttati per produrre mangimi a base di olio e farina di pesce per nutrire altre specie acquatiche allevate.

Ancora meno si parla dei danni ambientali provocati dall'acquacoltura: a causa della produzione di rifiuti, dell'uso di antibiotici, della perdita in mare di mangimi, feci e altri scarti, l'allevamento ittico sta devastando gli ecosistemi marini e causando un'enorme perdita di biodiversità, sia a causa dell'inquinamento che provoca, sia per il sovrasfruttamento di pesci selvatici.

Stiamo parlando di circa 1,2 miliardi di pesci allevati ogni anno solo nell'Unione Europea. Considerando che per nutrire un solo salmone allevato sono necessari oltre 400 pesci selvatici, si può immaginare l'impatto di questo sistema estremamente inefficiente!

(Tratto dalla newsletter di Camilla Marchioni Campaigns Manager CIWF Italia)

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