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giovedì 1 luglio 2021

[Notizia] Le gabbie hanno i giorni contati!


Oggi possiamo affermare che ce l'abbiamo fatta, e la notizia tanto attesa è giunta: la Commissione Europea ha annunciato la sua risposta all'iniziativa dei cittadini europei "End the Cage Age" e si è esplicitamente impegnata a lavorare per vietare l'allevamento in gabbia nell'UE.

Presto scrofe, galline, vitelli, quaglie, conigli, anatre e oche saranno finalmente liberi di muoversi e di esprimere i comportamenti naturali che erano negati loro nelle gabbie.
Grazie all'impegno anche nostro, le galline potranno finalmente aprire le ali, le scrofe potranno prendersi cura dei propri piccoli proprio come la natura vuole e tutti gli animali che fino a oggi hanno conosciuto solo l'orrore della vita in gabbia potranno finalmente vivere una vita liberi da questa condanna.

La decisione della Commissione sull'iniziativa "End the Cage Age" restituisce speranza e una vita degna di essere vissuta a più di 300 milioni di animali allevati ogni anno in gabbia nell'UE.
Ciò è stato possibile grazie alla nostra forza a supporto di questa iniziativa! Trascinati da CIWF Italia, abbiamo ispirato altre 170 organizzazioni a seguirci e contribuire a raccogliere 1,4 milioni di firme che chiedevano come un'unica voce la fine di questa tortura.
Il 10 giugno, più di 500 eurodeputati hanno ascoltato la nostra voce e hanno votato per una graduale eliminazione delle gabbie. E ieri, 30 giugno, finalmente la Commissione Europea si è impegnata a lavorare affinché l'uso delle gabbie negli allevamenti siano vietate in tutti i Paesi dell'Unione.

Cosa ci attende ora?
Anche se è un grande momento per tutti noi, i prossimi mesi saranno fondamentali per garantire azioni tangibili da parte delle istituzioni europee e degli Stati membri per fare sì che questo divieto diventi, al più presto possibile, una legge. Si è avviato l'iter legislativo, che è solo l’inizio: il sostegno del nostro Ministro dell'agricoltura e del Governo saranno vitali per il raggiungimento di questo traguardo storico, e solo la definizione dei tempi di dismissione e il rispetto delle scadenze segneranno il vero inizio di un nuovo capitolo della nostra storia.
La campagna "End the Cage Age" non è finita, si sta evolvendo: presto inizierà un'altra battaglia per vietare le gabbie, e gli animali avranno ancora bisogno di averci al loro fianco.


(Articolo tratto dalla newsletter di Annamaria Pisapia, direttrice CIWF Italia)

6 commenti:

  1. Un "impegno a lavorare" è buona cosa ma sai bene quanto manchi ancora - in questi casi - tra un proposito e un'effettiva azione. Siamo solo all'inizio.

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    1. Sono abituato alla lentezza di questi processi: purtroppo siamo una specie che si è inventata cose inutili quali il denaro, la politica e la burocrazia, facciate di un apparente progresso che in realtà ci ha incattiviti e allontanati da un atavico biocentrismo, favorendo pochi umani manipolatori e speculatori.
      Non siamo all'inizio perché questa iniziativa la seguo e supporto da oltre un anno, e arrivare a un impegno da parte della Commissione Europea dopo così poco tempo è tutt'altro che poco.
      Intanto, dal canto nostro, possiamo smettere in qualunque momento di finanziare questi lager cambiando gusti alimentari.
      Se esistono le gabbie, è perché esistono animali che noi vogliamo ci finiscano dentro.

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  2. Era ora!
    Adesso attenderemo fiduciosi che si passi dalle parole ai fatti.

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    1. Adesso manca la legge, e chi deve farla ha promesso di lavorarci.
      Sono processi lenti, talvolta scoraggianti, ma qua non ci si arrende.

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