[Notizia] L'esperienza di Brenda

Prosegue la mia condivisione di testimonianze e indagini svolte da soci e volontari di Essere Animali nei luoghi della sofferenza... Lascio quindi spazio a Brenda.

Ero in un allevamento in Polonia, in cui siamo entrati per fare delle riprese; la situazione in questo luogo è orribile, triste. Ma siamo anche tesi. Dobbiamo essere veloci a documentare tutto il possibile. Devo filmare le volpi rinchiuse nelle gabbie, i loro comportamenti stereotipati con continui giri a causa dello stress, le zampe a continuo contatto con la rete metallica, le loro gengive gonfie, le tazze d'acqua vuote... Un orrore che sembra non avere fine.

Tra tutte le volpi lì rinchiuse in attesa del loro destino, una volpe bianca colpisce particolarmente la mia attenzione. Sembra implorarmi aiuto e vederla mi spezza il cuore, ma non posso permettermi altro che cercare di carezzare la sua zampa attraverso la rete.

Mi avvicino. Sembra docile e curiosa, e si avvicina a sua volta alla rete per annusarmi. Non riesco a smettere di guardarla e sentirmi in qualche modo in colpa.

Il modo in cui si siede, i suoi occhi e i suoi versi sono un colpo al cuore, perché mi ricordano istintivamente il mio cane. La differenza però è che, come tutte le altre volpi qui dentro, lei è chiusa in questa minuscola gabbia e morirà con una scarica elettrica. Una fine orribile per la crudele industria delle pellicce, un'industria che vogliamo eliminare in tutta Europa.

Ero già fortemente motivata, ma adesso ancora di più: gliel'ho promesso!

(Tratto dalla newsletter di Brenda, Campaigns Manager di Essere Animali)