Rubriche

giovedì 12 ottobre 2023

[Petizione] La pandemia vien mangiando

Molti consumatori di carne e derivati animali ignorano la provenienza di quello che mettono nel piatto; questo perché la maggior parte della carne e dei latticini/formaggi proviene da allevamenti intensivi, un'informazione che non è nell'interesse di chi produce dare al consumatore. Ma gli allevamenti intensivi sono spesso molto più vicini a noi di quanto si possa immaginare.


L'aumento della produzione di alimenti provenienti da questo tipo di allevamenti ha portato a conseguenze sempre più evidenti. Le condizioni stressanti e anguste a cui sono sottoposti gli animali creano un terreno fertile per virus e malattie, gettando le basi per l'insorgere della prossima pandemia.

Firma la petizione per chiedere ai leader mondiali di evitare un potenziale disastro!

In un report pubblicato da CIWF Italia è spiegato come l'influenza aviaria sia uno di quei virus in grado di passare dagli allevamenti intensivi alla natura, annientando milioni di animali allevati e selvatici. Tuttavia, le ripercussioni vanno oltre il crudele abbattimento degli animali negli allevamenti e la diffusa morte degli uccelli selvatici. I virus continuano a evolversi, diffondendosi anche tra i mammiferi (come è accaduto anche in Italia!), rappresentando una minaccia globale sempre più preoccupante. Senza un'azione urgente, nuove varianti potrebbero colpire anche noi.

Fonte: Greenme

Di solito si dà la colpa agli uccelli selvatici quando gli allevamenti avicoli intensivi, spesso densamente concentrati sul territorio, svolgono un ruolo cruciale nella diffusione del virus. Come rileva un recente report dell'EFSA (l'Autorità europea per la sicurezza alimentare) nel 2021 in Italia, uno dei Paesi più colpiti, più della metà dei focolai di influenza aviaria sono stati identificati "nell'Italia settentrionale in stabilimenti avicoli commerciali in aree ad alta densità di pollame nella Regione Veneto".

Per quanto tempo ancora resteremo a guardare questi virus diventare più letali, rischiando di trasformarsi nella prossima catastrofica pandemia globale? Non possiamo permetterci di lasciare che un'altra crisi sanitaria come quella del covid-19 devasti le nostre vite e quelle dei nostri cari. Il momento di agire è adesso!

(Tratto dalla newsletter di Viviana Vignola, Campaigns Manager CIWF Italia)

2 commenti:

  1. "Il 70% della superficie agricola dell’Unione Europea (coltivazioni, seminativi, prati per foraggio e pascoli) è destinata a produrre mangime e foraggio per gli animali invece che cibo per le persone"
    (Greenpeace)
    Ecco una cosa che mi sconvolge. Favorire allevamenti animali a discapito di persone umane che muoiono di fame.
    Per questo abolirei la carne di uso comune, quella proveniente da allevamenti intensivi.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E' un circolo vizioso alimentato dai soldi, del tutto inadeguato al benessere del pianeta e degli esseri che lo popolano.

      Elimina

Blogger ha modificato il modulo dei commenti rendendolo molto scomodo poiché dopo alcune righe scritte, non scorre più. Mi scuso per il disagio che non dipende da una mia scelta.