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lunedì 9 settembre 2024

[Notizia] Senza più frutta?

L'estate è il periodo dell'anno in cui tutti facciamo più incetta di frutta, perché è fresca, dolce, dissetante. Non credo pertanto la prenderemmo bene se una delle prossime estati non ne avessimo più a disposizione...

In molte regioni d'Italia l'agricoltura è in ginocchio a causa della siccità, di cui ENI e tra i responsabili con le sue emissioni all'origine del surriscaldamento globale; inoltre situazioni di questo genere saranno sempre più frequenti se non affrontiamo la crisi climatica che avanza, sempre più implacabile.

Senza acqua non si possono irrorare i terreni coltivati, e quindi la frutta prodotta è dapprima poca, accessibile soltanto ad alto prezzo, per poi essere destinata a scomparire per insostenibilità nel produrla.

L'allevamento intensivo e l'agricoltura industriale che lo sostiene, sono una delle principali cause della crisi climatica! L'allevamento intensivo tradisce la sua promessa di garantire l'accesso al cibo a basso costo per chiunque, perché puntualmente presenta un conto salatissimo, che siamo tutti/e noi a pagare alimentando questo modello perverso di produrre cibo, che riduce gli animali a oggetti, spreca risorse preziose e alimenta la crisi climatica.

In estate ai cittadini viene puntualmente richiesto di ridurre il proprio consumo idrico per fare fronte all'emergenza, ma i sacrifici servono a poco perché il consumo idrico necessario negli allevamenti intensivi non è mai stato ridotto perché quelle aziende devono produrre e fatturare!

Riducendo, o meglio abolendo, il nostro consumo di carne e altri prodotti di origine animale, ridurremmo l'impatto delle nostre abitudini alimentari sulla crisi climatica, e contribuiremmo a un futuro più sano e sicuro per noi, oltre che più rispettoso degli animali allevati. A guadagnare dall'allevamento intensivo sono solo pochi, gli imprenditori dell'industria zootecnica, ma a beneficiare della fine di questo sistema crudele, ingiusto e insostenibile, invece, saremmo tutti/e noi!

Qui un approfondimento.

(Tratto dalla newsletter di Maddalena Tomassini, Media & Communications Manager CIWF Italia)

4 commenti:

  1. Stiamo andando a grandi passi verso l'irreversibilità, il prosciugamento, le tempeste climatiche, il disordine produttivo, l'inquinamento massivo. Mi dispiace per le nuovissime generazioni che dovranno rimboccarsi le maniche, per colpa delle vecchie.

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    1. Noi stessi stiamo pagando le colpe dei nostri "padri": il boom economico, i posti di lavoro ben salariato in industrie inquinanti, la deforestazione per produrre più foraggio per gli allevamenti...

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  2. Risposte
    1. E chi potrebbe intervenire fa finta di niente. 😔

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