giovedì 12 gennaio 2023

[Notizia] I diritti di un allevamento finiscono dove inizia il suo recinto

Il titolo di questo articolo punta all'egoismo e alla mancanze del concetto di sostenibilità ambientale che sono radicati in chi ha fatto degli allevamenti intensivi la propria fonte di guadagno.

Fonte: Essere animali

Mentre chi mi segue comprende quanto siano preziose e limitate le risorse naturali e quanto sia necessario garantire l'accesso a cibo sano per tutti, non è accettabile l'utilizzo di soldi pubblici per alimentare il sistema degli allevamenti intensivi, causa di inquinamento del pianeta e di sofferenza animale.

Alcune materie prime alimentari diventano sempre più scarse (e di conseguenza) ma più del 60% dei cereali commercializzati in Europa è destinato a diventare mangime per gli animali allevati, invece che essere utilizzato per il consumo diretto umano!

Gli allevamenti intensivi sono inevitabilmente crudeli per gli animali, stipati in spazi ristretti, terreno fertile per virus e malattie, e rischiosi per l'ambiente e la salute umana perché causa di inquinamento per acqua, suolo e aria. E stiamo aspettando, forse inutilmente, che i governi mettano un freno al devastante impatto degli allevamenti intensivi.

Il 14% delle emissioni di gas serra (che come noto è una delle cause della crisi climatica globale di questi anni) deriva proprio dal settore zootecnico! In Italia gli allevamenti intensivi sono la seconda causa di formazione di PM 2,5, che è uno degli inquinanti atmosferici più pericolosi!

Il vero prezzo della produzione intensiva di carne lo paghiamo con la nostra salute e con quella del Pianeta!
Per questo, se gli allevatori vogliono continuare a guadagnare dagli allevamenti, inquinassero in casa loro e non diffondessero sofferenza ad animali e intero pianeta!

Oppure, cambiassero mestiere!

(L'articolo contiene dati recuperati dalla newsletter di Greenpeace)

4 commenti:

  1. Sai come la penso.. la cosa che mi sconvolge di più è quel 60% di cereali utilizzati per gli allevamenti animali, su un pianeta dove ancora uomini, donne e bambini muoiono di fame. Io lo trovo folle, più di ogni altra considerazione. Lo trovo semplicemente disumano.

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    1. Esatto, e poi chiedono a noi offerte e donazioni per aiutare il "terzo mondo"... Basterebbe dirottare molte materie prime già disponibili e smettere di allevare, e molti esseri viventi soffrirebbero meno. Ma l'essere umano deve confermarsi indegno del libero arbitrio, oltre che sadico.

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  2. Ho smesso di finanziare Greenpeace perché ha il tabù assoluto della demografia che è il problema numero zero.

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    1. Ognuno è libero di finanziare chi preferisce, o anche nessuno. Demografia: secondo me più che la quantità di esseri umani, il problema ne è la qualità media.

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