giovedì 22 maggio 2025

[Notizia] Il delirio di Trump non risparmia neanche i mari

A fine marzo avevo già fatto la meritata "pubblicità" a quel pazzo esaltato di Donald Trump, ma è il caso di tornare a parlare di questo individuo poiché anche le profondità degli oceani che custodiscono vita, specie misteriose e un ecosistema sono a rischio!

Alcune compagnie minerarie vogliono devastare gli ultimi luoghi incontaminati del pianeta, per cui cetacei, tartarughe e tante specie marine rare sono in pericolo. Si tratta di multinazionali disperate come The Metals Company e Impossible Metals che stanno rilanciando una corsa cieca e folle allo sfruttamento degli abissi marini, ignorando le conseguenze ambientali e mettendo in pericolo ecosistemi unici.

Come se non bastasse, Trump sta aiutando queste multinazionali pronte a saccheggiare i fondali intorno alle isole del Pacifico mostrando ancora una volta una politica aggressiva e distruttiva che antepone il profitto alla vita. Raggiro delle regole, nessuna trasparenza e finta cautela ambientale: tutto ciò per sfruttare il prima possibile i fondali oceanici custodi di una biodiversità per lo più ancora sconosciuta, essenziale per la vita di tutti noi. 

Il Deep Sea Mining, l'estrazione di metalli dai fondali oceanici, potrebbe farci perdere specie animali mai viste prima, ancora sconosciute alla scienza, portandole sull'orlo dell’estinzione prima ancora di essere scoperte. Ci meritiamo davvero questo? La vita del pianeta trasformata in un business per pochi, un futuro ostile e ingiusto per noi e per le prossime generazione?

Non possiamo permetterlo! Greenpeace si batte da sempre per un semplice, universale valore: proteggere l'ambiente e gli equilibri che sono alla base della vita del nostro pianeta e della nostra. Oggi difendere gli oceani dall'assalto spregiudicato di politici e multinazionali significa difendere anche valori come giustizia, equità e pace, rifiutando categoricamente fondi da governi o aziende, per restare imparziali, liberi e indipendenti.

Greenpeace ha già spinto oltre 30 governi a chiedere una moratoria internazionale su questa pratica pericolosa. Ma a quanto pare, non è ancora sufficiente.

(Tratto dalla newsletter di Valentina Di Miccoli, Campaigner Mare di Greenpeace Italia)

4 commenti:

  1. Figuriamoci... immaginavo che avrebbe dato il via allo sfruttamento più selvaggio, senza etica e con aggressività.
    Ma tanto succederà analogamente la stessa cosa in Italia, con la caccia liber(issim)a.

    Moz-

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