lunedì 26 maggio 2025

[Scheda] Rana selvatica del nord America

Qualche settimana fa l'amica e collega blogger Claudia mi ha segnalato un animaletto dotato di una caratteristica curiosa, per cui proveddo a dedicargli l'articolo odierno: si tratta della rana selvatica del Nord America, nota anche come rana dei boschi o rana di legno! Perché? Lo scopriamo tra un po'...

Fonte Animalia.bio

Si tratta di una specie di rana ben distribuita nel Nord America, dalla foresta boreale del nord agli Appalachi meridionali, con diverse popolazioni isolate nelle pianure orientali della Carolina del Nord. Ha attirato l'attenzione dei biologi per via della sua incredibile tolleranza al gelo, per la sua preferenza al vivere sul terreno anziché in acqua, e per i suoi spostamenti relativamente a lungo raggio per essere una rana.

La rana selvatica del Nordamerica è lunga tra i 5 e i 7 centimetri, con la femmina più grande del maschio; adulta è solitamente di colore marrone, marrone chiaro o color ruggine, dotata di una certa capacità mimetica potendo variare colore a seconda della luminosità presente, e con quasi sempre una  maschera scura attorno agli occhi. La parte inferiore della rana dei boschi è pallida con una sfumatura gialla oppure verde e, negli esemplari diffusi più a nord (Alaska, nord del Canada) il ventre può essere leggermente screziato.

Fonte: Wikimedia

Vive nelle foreste e si riproduce principalmente in zone umide di acqua dolce rese tali dagli stagni che si formano in primavera. Come detto, trascorre la maggior parte del suo tempo sul suolo, e compie lunghe migrazioni creando una importante suddivisione territoriale per la sua storia biologica: individua dei precisi stagni ove dedicarsi esclusivamente alla riproduzione, una sorta di "quartieri" dove tutelare la continuità della specie...

La rana dei boschi si nutre essenzialmente di insetti, ma i girini sono onnivori e capaci di compiere cannibalismo. 😱

La caratteristica più singolare di questo animale è comunque la tolleranza al freddo: similmente ad altre rane settentrionali che entrano in letargo poco sottoa la superficie nel terreno coperta da un letto di foglie, questa rana ha in più la capacità di congelare il proprio sangue e gli altri tessuti! Il tutto trova spiegazione nel ruolo dell'urea e del glicogeno contenuti nel suo corpo che limitano il restringimento osmotico delle singole cellule al raggiungimento di temperature anche di -6° C (siamo ben lontani dalle temperature minime che può raggiungere il tardigrado, ma sempre meglio di noi umani freddolosi! 😅); inoltre, al rialzarsi delle temperature stagionali, urea e glicogeno producono spontaneamente glucosio che scioglie il ghiaccio formatosi nel corpo della rana! In attesa di tale periodo, la rana non mostra segni segni vitali: nessun battito cardiaco, respiro, circolazione sanguigna, movimento muscolare o attività cerebrale, e questo per quasi 200 giorni consecutivi, da cui uno dei suoi nomi, rana di legno! Lo stato in vita della rana dei boschi è assicurato da una serie di reazioni chimiche di amminoacidi che funzionano come pompa per ripristinare la "chimica" cellulare.

La rana selvatica ha inoltre sviluppato, necessariamente, un adattamento che le consente di combattere l'ischemia/anossia dovuta al congelamento prolungato e alla disidratazione.

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