Credo sia importante tornare su un argomento già affrontato qui più volte sin dal 2016: i finanziamenti pubblici per gli allevamenti intensivi (1° articolo, 2° articolo, 3° articolo), dato che ci sono novità...
La campagna di Greenpeace sugli allevamenti intensivi in Italia ha già mobilitato oltre 100.000 persone per chiedere all’Unione Europea e al nostro Governo il taglio dei fondi pubblici ai maxi allevamenti.
Per decenni, un mare di fondi assegnati dalla Commissione Agricoltura dell’Unione Europea (tramite la PAC, la Politica Agricola Comune) ha consentito agli allevamenti intensivi di moltiplicarsi anche nel nostro Paese, e ha causato la progressiva diminuzione delle piccole aziende che producono cibo con metodi ecologici.
Ma ora qualcosa è cambiato: grazie anche a una indagine e alla mobilitazione di migliaia di persone, gli impatti ambientali dei maxi allevamenti non potranno più essere ignorati da chi elargisce i fondi. Questo perché la Commissione Ambiente dell’Unione Europea si unirà al tavolo di discussione sulla riforma dei fondi pubblici della PAC in agricoltura.
L'indagine, svolta da Greenpeace, ha evidenziato che la maggioranza dei membri della Commissione Agricoltura dell’Unione Europea ha legami con l’agro-industria. Ben 25 eurodeputati su 46 sono agricoltori, ex agricoltori, detengono quote in aziende agricole o rappresentano lobby di settore. Questa notizia, insieme alla mobilitazione di migliaia di persone, ha dato una spinta grande che ha portato ad includere anche la Commissione Ambiente UE al tavolo che discuterà la nuove regole per l’assegnazione dei fondi della PAC (“Politica Agricola Comune”).
È un primo importante risultato. Ora c'è più possibilità per chiedere all'Unione Europea e al Governo italiano di prendere la giusta decisione e tagliare i fondi agli allevamenti intensivi, inquinanti e dannosi per animali e persone.
Se non l'hai ancora fatto, firma ora!
(Articolo liberamente ispirato al comunicato di Federica Ferrario, Campagna Agricoltura Sostenibile e Progetti Speciali)
Allevamento intensivi intesi come quello che riducono le galline senza penne per quante sono, le mucche scheletriche appese che non reggono?
RispondiEliminaQuelli sono lager altro che allevamento intensivi!!🤬
Sono luoghi di detenzione di animali privati di ogni dignità di esseri viventi, condannati a morire spesso dopo aver sentito l'agonia della propria madre o del proprio figlio... E il fatto che questi luoghi siano finanziati pubblicamente alla luce del sole è atroce.
EliminaBeh, hanno scoperchiato un bel po' di intrallazzi :)
RispondiEliminaMoz-
Già, e chissà quanti altri ce ne sono!
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