Il nostro viaggio alla scoperta di luoghi strani, assurdi, meravigliosi del pianeta riprende, con la quinta tappa... La puntata precedente la trovate qui, con i link a tutte le altre.
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17. Linee di Nazca - Un mistero che ha lasciato perplessi a lungo gli scienziati alla ricerca di una spiegazione plausibile di questi giganteschi disegni disseminati tra le sabbie del deserto peruviano. Alcuni risalgono al 500 a.C., periodo nel quale era impossibile alzarsi in volo per poterli vedere interamente.
In circa 1.000 chilometri quadrati sono presenti oltre 10.000 linee raffiguranti principalmente animali e piante, e il loro numero è destinato a crescere: nel 2019 ne sono stati trovati altri 100! E sulla loro origine, a oggi, non ci sono risposte certe.
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18. Grotta di Molive - In Romania, a pochi chilometri dalle coste del Mar Nero, nel 1986 fu scoperta per caso una grotta rimasta sigillata e isolata dall'esterno per 5 milioni e mezzo di anni, contenente un ecosistema insolito basato su un'atmosfera di acido solfidrico e anidride carbonica, mentre l'ossigeno è pressoché assente. E in tale grotta, velenosa per l'uomo e la moltitudine di animali che conosciamo, si è sviluppata la vita!
Vi sono state infatti trovate decine di specie viventi che non hanno mai visto la luce del Sole, e che hanno adattato la loro esistenza sulla chemiosintesi, ricavando cioè energia dalla trasformazione di sostanze inorganiche in organiche, anziché sulla fotosintesi. Eccovi quindi proliferare sanguisughe, ragni, centopiedi, lumache, e un meraviglioso scorpione d'acqua.
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19. Mar dei Sargassi - Torniamo in uno spazio aperto, marittimo per la precisione. Esiste un "mare nel mare", cioè uno specchio d'acqua senza confini, circondato da quattro correnti oceaniche: le acque del Nord Atlantico in cui si trova sono fredde e agitate, ma lui è stranamente calmo e caldo.
Attorno a esso circolano le correnti del Golfo, la Nord Atlantica, la Canaria e l'Equatoriale Nord Atlantica, a lambirne i confini invisibili, tante turbolenze che non mutano la quiete anomala di questo mare che quindi offre habitat a innumerevoli creature, e in particolare favorisce la crescita del sargasso, l'alga che dà il nome al mare, e che attira tartarughe marine e altri animali assicurando loro un ambiente protetto. Per alcuni autori di narrativa fantastica, il Mar dei Sargassi, con la sua quiete, è in realtà un cimitero per le navi che vi entrano senza correnti e venti che possano farle uscire, e con le alghe che si avvolgono alle eliche dei motori...
Fonte: WFGR |
20. Triangolo del Michigan - Del Triangolo delle Bermuda abbiamo già parlato in una precedente puntata di questo viaggio, ora è il momento di conoscerne un altro, perché gli scienziati non sono mai riusciti a capire cosa succede nel Triangolo del Michigan! Anch'esso è un luogo avvolto dal mistero, perché i marinai che entrano nel Triangolo corrono un rischio:
- nel 1891 la goletta Thomas Hume adibita a trasporto merci scomparve con il suo equipaggio, e nessuna traccia è mai stata trovata;
- nel 1921 la barca Rosa Belle fu trovata danneggiata e capovolta, ma dei suoi 11 membri dell'equipaggio nessuna traccia. Un'apparente collisione con un altro natante, se non fosse che nessuna imbarcazione denunciò incidenti;
- nel 1937 scomparve il capitano George Donner dal suo bastimento: dormiva nella cabina della sua nave che navigava sulle acque del Triangolo del Michigan e, arrivati in porto i marinai si apprestarono ad avvisare il capitano che nel frattempo era svanito nel nulla, e del quale non si ebbero mai più notizie.
Continua...
Ecco, una nuotata nello splendore dei Sargassi ci vorrebbe proprio.. ;)
RispondiEliminaIo lo associo principalmente a storie marinare inquietanti. 😱
EliminaIl punto di vista ti cambia la vita.. ;)
EliminaNon è colpa mia se mi piacciono i racconti di Stevenson e Hodgson. 😅
EliminaConosco le Linee di Nazca e le Grotte di Molive. Ciò che mi ammalia, ovviamente, è il mar dei Sargassi. Un bel tuffo in quell’acqua cristallina e tranquilla. Ciao,Gas.
RispondiEliminaCristallina, tranquilla e... calda. A me comunque trasmette inquietudine.
EliminaMa quando la grotta è stata scoperta dall'uomo, l'ecosistema non è stato danneggiato irreversibilmente, come accade fin troppo spesso?
RispondiEliminaIn minima parte sì, ma è abbastanza grande per non averne risentito. L'apertura dovrebbe trovarsi nella parte alta della grotta, quindi l'aria interna, un po' più pesante della esterna, non tende a uscire.
EliminaInoltre le visite si possono fare soltanto per poche ore al giorno, indossando tute sterili, con opportuno sistema di respirazione (per la scarsità di ossigeno ma anche per non contaminare con microrganismi nostri), e se ricordo bene massimo per 15 minuti e in gruppi di due.
Non ho invece idea di come tengano chiuso l'accesso dopo averlo scoperto. 🤔
Ogni volta che sento parlare di animali che vivono lontani dalla luce del sole, mi vengono in mente degli spunti narrativi... 🙂
RispondiEliminaBene, se hai tempo sfruttali. 😉
EliminaMi intrigano queste cose, specie Nazca, perché mi domando come sia possibile -coi mezzi e l'intelligenza di oggi- non riuscire a dare una spiegazione a come possano aver realizzato certe cose, in passato :o
RispondiEliminaIl capitano scomparso dalla nave è effettivamente un caso strano, ma tante volte qui la soluzione è semplice: ucciso e gettato in mare.
Moz-
Per me le linee di Nazca sono state realizzate con una specie di pantografo gigante, per motivi... rituali.
EliminaEffettivamente l'episodio del 1937 potrebbe avere la spiegazione che suggerisci, sfruttando il "mito" di quella zona di mare... Ma il movente? E i casi precedenti?
I casi precedenti... casi. Coincidenze come succedono ovunque, perché non è certo raro che le navi affondino senza lasciare traccia.
EliminaNazca, sì, sono d'accordo: ma com'è che non se lo spiegano, nel 2022?
Moz-
Le ipotesi su Nazca ci sono, ma non sono dimostrabili.
EliminaLe linee di Nazca mi hanno sempre affascinato.
RispondiEliminaUna delle prime cose strane che ho appreso in vita mia. 😊
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