Trovo atroce anche solo pensarlo, eppure potrebbe essere così: una parte degli incendi che flagellano l'Australia da settembre dell'anno scorso potrebbero non essere dovuti esclusivamente alle condizioni atmosferiche bensì causati dall'uomo.
La Polizia del Nuovo Galles del Sud comunica che in tal senso sono state poste in stato di accusa 183 persone, di cui circa 40 minorenni, e che sono stati effettuati 24 arresti.
Incendi che fino a ora sono costati la vita a oltre venti persone, senza dimenticare la condanna all'estinzione dei koala e la devastazione ambientale.
Le accuse parlano di incendi appiccati volontariamente, accensione di fuochi in zone non consentite, lancio di mozziconi di sigaretta accesi... Reati che possono costare fino a 21 anni di carcere. Tanto vale, per la giustizia terrestre, la distruzione di interi ecosistemi.
(Fonte: Il Fatto Quotidiano)
Ma tutto ora, insieme?
RispondiEliminaEvidentemente c'è un piano.
E io direi di iniziare ad appiccare il fuoco alle case di queste persone (con dentro i loro famigliari).
Moz-
Se c'è di mezzo il dolo, c'è un piano dietro. Zone verdi non possono essere edificate perché demaniali? Un bell'incendio e si può lanciare una gara d'appalto (truccata) per favorire i soliti imprenditori a braccetto col politico compiacente. In Italia va così, vai a vedere che dall'altra parte del mondo la situazione non è così diversa... Se ne parla nell'albo 69 di Legs Weaver "Spectrum", di Piani e Sedioli.
EliminaIo invece me l'aspettavo. Purtroppo.
RispondiElimina21 anni sono anche pochi per questa gente, ma consolati pensando che in Italia ne sconterebbero tre. Nella migliore delle ipotesi..
Già, nella migliore delle ipotesi...
EliminaAlcuni incendi sono sicuramente dolosi, ma il clima di questi mesi ha influenzato molto.
RispondiEliminaSereno giorno.
Il clima ha facilitato i piromani.
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