Il 1990 è l'anno del successo per Marco Masini, vincitore nella categoria "Novità" del Festival di Sanremo con "Disperato". Al trionfo fa seguito il primo disco, omonimo, che raccoglie brani che difficilmente sono stati dimenticati da chi come me, all'epoca quindicenne, li ha ascoltati decine di volte, a seconda dell'umore del periodo.
L'altro giorno ho notato come fosse pertinente con questa rubrica la canzone portata al Festivalbar, "Ci vorrebbe il mare", triste poesia romantica sugli amori perduti di una estate, che forse soltanto la forza del mare può aiutarne a soffocare il ricordo, spazzarlo via, o per farci naufragare definitivamente, come delfini spiaggiati...
Ci vorrebbe il mare
Ci vorrebbe il mare che accarezza i piedi
Mentre si cammina verso un punto che non vedi
Ci vorrebbe il mare su questo cemento
Ci vorrebbe il sole col suo oro e col suo argento.
E per questo amore, figlio di un'estate
Ci vorrebbe il sale per guarire le ferite
Dei sorrisi bianchi fra le labbra rosa
A contare stelle mentre il cielo si riposa.
Ci vorrebbe il mare per andarci a fondo
Ora che mi lasci come un pacco per il mondo
Ci vorrebbe il mare con le sue tempeste
Che battesse ancora forte sulle tue finestre
Ci vorrebbe il mare sulla nostra vita
Che lasciasse fuori, come un fiore, le tue dita
Così che il tuo amore potrei cogliere e salvare
Ma per farlo ancora, giuro, ci vorrebbe il mare.
Ci vorrebbe un mare dove naufragare
Come quelle strane storie di delfini che
Vanno a riva per morir vicini e non si sa perché
Come vorrei fare ancora, amore mio, con te.
Ci vorrebbe il mare per andarci a fondo
Ora che mi lasci come un pacco per il mondo
Ci vorrebbe il mare con le sue tempeste
Che battesse ancora e forte sulle tue finestre
Ci vorrebbe il mare dove non c'è amore
Il mare in questo mondo da rifare
Ci vorrebbe il mare...
Il brano vanta illustri interpretazioni, da Montserrat Caballé a Milva.
Semplicemente fantastica.
RispondiEliminaComplimenti per la scelta, mi piace anche come l’ha interpretata Milva qualche anno dopo.
Ciao
Ha atteso pure troppo prima di approdare qui...
EliminaLa conosco molto bene, è un brano molto bello.
RispondiEliminaDetto da un poeta, assume un valore particolare. 😊
EliminaUna bella canzone, anche se molto malinconica.
RispondiElimina"Disperato", invece, è uno dei primi brani che imparai a suonare alla tastiera.
Avrò avuto sette o otto anni e i miei mi regalarono uno spartito con le note indicate col numero dei tasti.
1, 1+, 2, 3, 4, ecc.
"Disperato" era a pagina 8, ma onestamente non saprei suonarla oggi, a differenza de "L'isola di Wight" a pagina 3 di cui ricordo qualche nota.
Sono sempre stato refrattario al riprodurre musica, ci riuscivo soltanto con una mini tastiera (tipo calcolatrice) con note e numeri stampati sia lì che sul cartoncino con gli spartiti; peccato fossero soltanto canzoni natalizie. 🙄 In casa anche chitarra classica, armonica a bocca, vari flauti e una tastiera elettronica, ma non mi sono mai applicato, e in Educazione Musicale a scuola non vedevo l'ora che finisse. No, non ero "Un piccolo Chopin".
EliminaNon ho mai seguito un granché Masini.
RispondiEliminaHo letto attentamente il testo in "rima baciata". Molto bella. Grazie per averla proposta.
Grazie di nulla, questa rubrica musicale si rivela molto trasversale, dato che l'elemento comune non è il genere bensì animali e/o natura, per cui alcune canzoni piacciono più di altre.
EliminaNon la conoscevo, il testo è molto bello anche se malinconico.
RispondiEliminaNon sapevo l'avesse portata al Festivalbar!! :o
Moz-
Sì anche al Festivalbar trionfò l'anno dopo con l'intero album "Malinconoia".
EliminaNon amo particolarmente le canzoni di Masini, ma il testo non è male.
RispondiEliminaSereno giorno.
È un cantautore che non piace a tutti... Questa una delle canzoni per cui piace a me. 😊
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