Le brutte notizie per gli animali non si sono fatte attendere nemmeno in questo avvio di 2021. A metà gennaio, in provincia di Verona, un agricoltore ha sparso del mais avvelenato con l’intento di liberarsi delle nutrie che vivevano vicino ai suoi terreni.
Il risultato è stato una strage di centinaia di animali selvatici e un vero e proprio disastro ambientale.
I volontari della sede LAV di Verona hanno subito preso contatto con le forze dell'ordine intervenute sul posto che si sono ritrovate di fronte a una scena difficile da descrivere: lepri, fagiani, cicogne, gallinelle d’acqua, nutrie, anatre e pesci morti. Qualche uccello provava ancora a spiccare il volo, ma per lui era ormai troppo tardi.
LAV è in prima fila nel chiedere, oltre all'inasprimento della Legge contro chi maltratta gli animali, anche l'introduzione del reato di strage di animali, estremamente frequente nei casi di avvelenamento.
È inaccettabile che esche e bocconi avvelenati possano essere commercializzati e utilizzati con questa facilità, causando disastri come questo! Il responsabile dell'avvelenamento è stato denunciato e sarà chiesta giustizia per questi animali.
Immaginavo che esche e bocconi avvelenati regolarmente in vendita, fossero acquistabili solo dietro ampio giustificativo e possibilità di risalire agli acquirenti ed ai loro eventuali gesti sconsiderati. Ma sappiamo che cattiveria e stupidità non conoscono limiti, purtroppo.
RispondiEliminaIl dio denaro comanda. E rende cattiva quanto stupida l'unica specie vivente che si è fatta soggiogare dai soldi.
EliminaChe è successo all'agricoltore?
RispondiEliminaSpero gli tolgano tutto, deve finire poverissimo. E se vuol dar da mangiare alla sua famiglia, che abbia un po' di mais avvelenato: a lui la scelta.
Moz-
Attendo aggiornamenti, avevo posticipato la pubblicazione dell'articolo sperando in novità ma è tutto fermo da qualche settimana. Appena saprò qualcosa tornerò sulla questione.
EliminaConoscendo la legge italiana, temo se ne usciranno con semi infermità mentale e interdizione, dato che non esiste una legge specifica che riconosca il reato di strage di animali.
Attenderò anch'io di conoscere il destino di questo agricoltore.
EliminaSpero che, quantomeno, gli elevino una sanzione salatissima.
E' il minimo. Se poi dal disastro ambientale ci saranno casi di malattie diffuse, tanto peggio per lui.
EliminaLa stupidità umana non ha limiti..persone cosi hanno in primis il problema grande di non accendere il cervello, un'ignoranza difficile da combattere..il problema principale, ogni qual volta si presenta maltrattamento su animali, è la mancanza di pena! Tutto trattato con una superficialità disarmante😡 che tristezza..
RispondiEliminaBuongiorno gas buona giornata
Dici benissimo: manca una pena specifica prevista per gesti del genere. Fatto sta che voglio questo scellerato alla pubblica gogna.
EliminaIn questo mondo ci sono troppi criminali, purtroppo la legge è troppo morbida con loro.
RispondiEliminaIo arrivo a dire che la legge si atteggia a complice di chi commette i reati.
EliminaOvviamente per quell'assassino scatta il penale il punto è che come giustamente sottolineavi non esiste il reato di strage per gli animali e non sono sicuro ci sia prevista la fattispecie dell'omicidio plurimo. È inoltre pazzesco quanto, da quello che ho intuito, sia facile procurarsi bocconi avvelenati. Sono esterrefatto!
RispondiEliminaIl mio timore è che gli avvocati tirino fuori qualche giustificazione attenuante che, unita al fatto che non esiste il reato preciso, costino a questo scellerato un paio di anni con la condizionale e una modesta sanzione pecuniaria.
EliminaIo gli metterei il cianuro nelle tubature dell'acqua!