Andrea Lo Cicero è un ex campione di rugby che, ritiratosi dall'agonismo, si è trasferito a vivere in una fattoria nel viterbese, chiamata "La Terra dei Bambini".
Nella fattoria di Andrea Lo Cicero si praticano attività di pet therapy per bambini normodotati e disabili, nello specifico "onoterapia", cioè terapia con la collaborazione di docilissimi asinelli.
Un cacciatore, durante una battuta al cinghiale, ha ucciso Zaira, l'asina che con la sua dolcezza accoglieva e intratteneva tanti bambini.
I Carabinieri hanno sequestrato al cacciatore il fucile e ritirato la licenza di caccia.
A me non basta. Come non basta agli sportivi di varie discipline e federazioni che si sono stretti attorno al collega straziato da questo crimine contro un animale innocente che per lui e la sua famiglia era come una figlia, e per tanti bambini una preziosa fonte di apprendimento: chi ha un figlio autistico o con sindrome di Down sa benissimo quanto sia delicata e preziosa l'interazione con animali dotati di una sensibilità e una empatia innata. Una interazione che un criminale assassino, autorizzato dalle leggi dello Stato, ha spezzato senza pietà, per il suo ego di ammazzare un animale selvatico.
La caccia negli ultimi 10 anni ha causato circa 500 morti e 2.500 feriti, mentre lo Stato ogni anno con oltre un milione di euro sovvenziona tale strage (facendola rientrare come "attività sportiva dilettantesca") non solo di animali ma di uomini attraverso la FIDASC; l’attività della caccia impedisce inoltre la libera fruizione degli spazi verdi e di aria pulita di cui la popolazione necessita, vivendo in città sempre più inquinate e rumorose.
La petizione che "Amici animali" appoggia chiede che:
- Sia bloccata completamente e definitivamente la caccia onde evitare gli incidenti dati dall’attività venatoria non solo a livello di animali ma di persone e rendere fruibili gli spazi verdi anche alle famiglie e agli escursionisti senza il rischio di venire impallinati
- I finanziamenti all’attività venatoria siano azzerati e dirottati verso il sostegno all’attività sportiva di base, in particolare in forma di contributi alle famiglie che non possono permettersi di pagare una retta. Ogni euro speso in attività sportiva sono 4€ risparmiati in spesa sanitaria.
La petizione sarà consegnata al Ministro Ambiente Sergio Costa, al Ministro per lo Sport Vincenzo Spadafora, al Presidente del CONI Dott. Giovanni Malagò.
Attenzione: compilando il modulo di firma, si riceve una mail dove occorre confermare cliccando il link riportato.
Approfondimento su Greenme.
Firmato all'istante, senza se e senza ma. Sperando si riesca ad ottenere qualcosa contro lobby infinite..
RispondiEliminaGrazie mille.
EliminaBisogna passare all'attacco contro questi assassini che prendono soldi spacciando la caccia per sport! Ma scherziamo davvero? Di questo passo rischiamo di ritrovarceli pure alle Olimpiadi semmai le faranno in Italia!
Hai detto che mi sarei fatto un'idea.
RispondiEliminaPerché il cacciatore ha ucciso l'asino? Per puro gusto?
Non è caccia, allora. È un crimine.
Ovvio che non ti basti, non basterebbe nemmeno a me e anzi quella merda umana dovrebbe risarcire il rugbista.
Sono d'accorco con quello che chiedi, però servirebbero monitoraggi per cinghiali e simili, che se si riproducono troppo sono dannosi per gli equilibri naturali stessi...
Moz-
Da quello che ho capito, l'asina era sulla traiettoria di tiro, dubito sia stata confusa per il cinghiale. Se sulla traiettoria ci fosse stato uno dei bambini, sicuramente non staremmo qui a chiederci perché è partito un proiettile, ma daremmo addosso al cacciatore senza giustificarlo.
EliminaPer la legge italiana è omicidio se uccidi un tuo simile (da omi-), viceversa è danno arrecato a un bene altrui e lo devi risarcire.
Non spetta certo a un fanatico delle armi avere voce sugli equilibri della natura, dato che quasi certamente vive in una casa di acciaio e cemento in un tessuto urbano, e le vicende della natura le ignora quando non sta cacciando. Il monitoraggio delle specie selvatiche andrebbe affidato a enti preposti.
Attendo anche una legge che monitori la riproduzione dei cacciatori.
Ho seguito la vicenda in un servizio di Striscia la Notizia.
RispondiEliminaVedessi che arroganza la famiglia del cacciatore. Invece di chiedere scusa in ginocchio, hanno anche aggredito il giornalista.
Ho provato profonda amarezza per il tutto e, ovviamente, per la povera asina che non potrà più coccolare i "suoi" bambini.
Non mi aspetto mai educazione e civiltà dai cacciatori e dalla loro genìa.
EliminaSpero l'interesse mediatico non si fermi a Striscia la notizia, che per quanto efficiente nel fare luce su varie questioni, è ancora etichettata come trasmissione satirica...
ho avuto qualche problemino a ricevere l'email di conferma, ma alla fine è arrivata ;-)
RispondiEliminaSì, non è istantanea.
EliminaGrazie.
Bisogna assolutamente fermare la caccia.
RispondiEliminaSereno pomeriggio.
Noi stiamo facendo la nostra parte. 💪
EliminaFatto 🤗
RispondiEliminaChe tristezza però quello che è successo a quell’asina.
Abbasso la caccia!
Grazie MAX.
EliminaLeggendo la vicenda e tutto quello che è stato spezzato con la sua morte, sono scoppiato in lacrime...
Fatto subito. Arrivata immediatamente la conferma via mail.
RispondiEliminaSegnalerò il posto a mia sorella che abita non distante, ho due nipotine che amano gli animali e d'estate il loro campo estivo è in una fattoria.
Grazie Mariella!
Elimina