lunedì 2 novembre 2020

[Notizia] L'indagine "inSOStenibile" contro gli allevamenti


Anche se, come abbiamo recentemente raccontato, il Ministro dorme, CIWF Italia non si arrende nella sua lotta contro gli allevamenti intensivi.

Sei richieste per fermare le pratiche di allevamento intensive, curare il nostro sistema alimentare malato e difendere la biodiversità del nostro pianeta sono tutt'ora ignorate dal Governo italiano, forse perché il comune denominatore delle richieste, quello che dà fastidio a qualcuno, è l'obiettivo di non consentire la costruzione di nuovi allevamenti intensivi?

Nel 2018 CIWF Italia ha impedito la costruzione di 4 mega allevamenti nel Delta del Po e oggi, due anni dopo, la battaglia continua in Emilia Romagna, Veneto e Marche, grazie a incontri tenutisi a settembre con comitati di cittadini che si oppongono alla realizzazione di mega allevamenti avicoli.

Sono state raccolte tre storie emblematiche: esse parlano di milioni di animali sfruttati per poche migliaia di abitanti, comunità in difficoltà ma consapevoli e pronte a lottare, per fermare tutto questo.
Oggi purtroppo il nostro Paese, tra le altre cose, è minacciato da un mostro che avanza inesorabile: è l’intensificazione dell’allevamento che concentra centinaia di migliaia, a volte anche milioni di animali in capannoni chiusi, a ridosso di parchi naturali, di aree ricche di storia o a poche centinaia di metri da centri abitati e scuole, dove la vita, in poco tempo, diventa un inferno. Autentici mostri a chilometro zero!
L'aria diventa irrespirabile a causa delle esalazioni maleodoranti, la vegetazione stenta a sopravvivere a causa dell'ammoniaca rilasciata nell'ambiente e chi abita nelle vicinanze accusa nausea, problemi a respirare e irritazione degli occhi, problemi che non hanno soluzione se non quella di rimanere chiusi in casa.
Il valore delle case per cui i cittadini si sono sacrificati o che rappresentano la storia delle loro famiglie, si dimezza o peggio.

Una situazione inSOStenibile che i cittadini non sono più disposti ad accettare: per questo sta nascendo un nuovo movimento che chiede di fermare la costruzione di nuovi allevamenti intensivi e di convertire quelli esistenti in sistemi più sostenibili.
Per il benessere degli animali e dell'essere umano. Un'azione che, personalmente, ritengo anche troppo morbida poiché il successo di questo progetto va incontro alle esigenze animali soltanto come conseguenza di una ricerca di benessere umano, e non è la condotta più encomiabile... Ma, a fronte di un silenzio da parte del Governo, forse un'azione "di compromesso" può portare a qualche risultato... Come ci siamo ridotti!!!

Approfondimento QUI.

(Articolo liberamente adattato dalla newsletter di Annamaria Pisapia, direttrice CIWF Italia)

12 commenti:

  1. Non vorrei essere nei panni di coloro che vivono in queste aree ma, più di tutti, degli animali vittime di questo orrore.

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    1. Si è progressivamente formata una società schiavo/padrone, dove lo schiavo non è più un essere umano di un'altra etnia ma un'altra specie vivente.
      Un sistema che, a toccarlo, innescherebbe problemi perché gente perderebbe il lavoro, ma in realtà basterebbe adottare una strategia di riconversione di queste aziende e istruire i dipendenti verso nuove mansioni.

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  2. Io credo che si getti via/si rovini una quantità pazzesca di carne invenduta.. mi chiedo se sia anche per far fronte a questi sprechi che si lavora ad allevamenti sempre più intensivi e spregiudicati?

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    1. Lo spreco di cibo è storia nota. Ovviamente se macelli un maiale e ne butti 1/3, ogni tre maiali ne hai ammazzato uno in più per soddisfare il vezzo di un umano carnivoro.
      Fondamentalmente c'è chi finge di credere che il pezzo di carne cresca direttamente nel vassoio di polistirolo e, come una marmellata scaduta, se non la si è consumata si butta.

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  3. sta diventando un mondo sempre più esagerato, eccessivo, intollerabile :-(:-(:-(

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    1. Ma ci resta il sacrosanto diritto/dovere di combatterlo, con scelte e stili di vita e di alimentazione non crudeli.
      Se non c'è domanda, l'offerta deve calare i prezzi, finché gli stessi prezzi non bastano a sostenere l'azienda in attivo. Dipende tutto da noi popolo di consumatori. 💪

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  4. Fino a che non arriva una legge o normativa UE non credo si potrà ottenere molto...

    Moz-

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    1. Le leggi dell'UE arrivano sempre (o quasi) a danno dell'Italia poiché abbracciano i vari Stati membri senza badare agli effetti locali (vedi storia delle quote latte).
      Una legge europea risolverebbe, ma resta lo scandalo di una proposta avanzata al Ministro rimasta a oggi ignorata.

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  5. Bisogna fermare questo orrore.
    Saluti a presto.

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    1. Difficile, ma non provarci nemmeno lo rende impossibile.

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  6. Questo tuo post mi ha commossa...amo gli animali e il sapere che soffrono mi fa star male. Grazie per questo tuo post. Buona giornata.

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    1. L'empatia può salvare il mondo, purtroppo dominano egoismo indifferenza. Non dobbiamo smettere mai di essere la voce degli animali non umani. 🙏

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