Nel 2008 il più volte celebrato in questo blog Hayao Miyazaki completa un nuovo lungometraggio di cui firma soggetto e regia, "Ponyo sulla scogliera", una storia decisamente dedicata a un pubblico più giovane rispetto alla sua fatica precedente "Il castello errante di Howl".
I protagonisti del film sono Sosuke, un bambino di cinque anni, e una pesciolina dal volto umano di nome Brunilde, figlia primogenita di Fujimoto, un umano che, grazie a un meccanismo non ben chiaro ma che probabilmente riguarda la magia, si è trasferito a vivere sott'acqua e ha una relazione con Granmamare, identificabile come la Dea della Misericordia, nonché mamma di Brunilde e delle sue numerose sorelline.
Il caso vuole che Brunilde finisca lontana da "casa", intrappolata in un barattolo di vetro, e raccolta da Sosuke che, per liberarla, si ferisce alla mano; la pesciolina lecca istintivamente la ferita, che guarisce all'istante e Sosuke ribattezza la pesciolina Ponyo.
Sebbene Fujimoto, grazie alle proprie arti magiche, riesca a recuperare la figlia, Ponyo ha acquisito anche lei dei poteri grazie al sangue umano assaggiato, e riesce a farsi crescere gambe e braccia, riuscendo a scatenare una violenta tempesta per cavalcare le onde e poter tornare da Sosuke in forma umana.
Risa, la mamma di Sosuke, senza porsi troppi interrogativi "da adulta", accoglie Ponyo in casa per la gioia di entrambi i bambini; tuttavia la donna, che lavora in una casa di riposo, è preoccupata per gli anziani ospiti per via della tempesta, e decide di raggiungere la struttura.
Al mattino Risa non è ancora rientrata, così Ponyo, grazie ai poteri magici acquisiti, trasforma una barchetta giocattolo in un vero battello e con Sosuke naviga alla ricerca di Risa.
Intanto Fujimoto non si è rassegnato per la fuga di Ponyo, e la pesciolina/bambina stessa, utilizzando la magia, si sta progressivamente indebolendo e tornando pesce...
Non svelo il finale caso mai qualcuno non avesse mai visto questo gioiellino di animazione, che vede Miyazaki anche disegnatore delle onde del mare, elementi importanti nello sviluppo della trama.
Dovrei decidermi a vederlo su Netflix.
RispondiEliminaIntanto passo per farti gli auguri di buon 2021.
🤗
Con Netflix i film li vedi ma non li possiedi. 😄
EliminaBuon anno MAX!
Ricordo che quando lo vidi, ormai anni fa su Sky, mi disorientò un poco (mi attendevo più qualcosa tipo Mononoke o La città incantata). Eppure, guardandolo... animazione tipo classico e storia molto bella... :)
RispondiEliminaMoz-
E' una storia per un pubblico giovanissimo, oserei dire prescolare.
EliminaAnche io, quando lo vidi al cinema, mi aspettavo una trama più "adulta", ma rivedendolo l'ho apprezzato appieno.
Visto tanto tempo fa. Ricordo che mi piacque abbastanza, anche se del maestro preferisco altre opere.
RispondiEliminaIdem: bel film ma non quello di Miyazaki "da salvare" potendone scegliere uno solo...
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