Il titolo dell'articolo trae spunto da una massima di Georg Wilhelm Friedrich Hegel, per dire che in una notte nera tutto è indistinto: i contorni si perdono, tutto sembra uguale, soprattutto non si distingue ciò che è reale e ciò che è ideale. Beh, occorre fare chiarezza.
La "notte nera" in questione è il sistema di etichettatura italiano, nello specifico relativo alle vacche. Infatti vacche da latte che sono all’origine dei prodotti lattiero-caseari che si vendono al supermercato non sono tutte uguali, la loro vita negli allevamenti può essere molto diversa.
In collaborazione con Legambiente, CIWF Italia ha elaborato una proposta per l’etichettatura dei prodotti lattiero-caseari, sulla scia di quella dedicata ai suini presentata a maggio 2020.
Martedì 9 febbraio, alle 10:30, è prevista una diretta su Facebook per presentare la proposta, nella convinzione che i consumatori abbiano il diritto di avere etichette chiare per poter scegliere consapevolmente.
Permettere ai consumatori di scegliere prodotti da allevamenti che hanno più alti standard di benessere animale è semplice: basterebbe indicare il metodo di allevamento degli animali in etichetta. Con le etichette attualmente in circolazione, gli inganni sono dietro l’angolo: furbe omissioni o peggio messaggi fuorvianti attualmente la fanno da padrona.
Sapere come sono stati allevati gli animali all’origine dei prodotti alimentari che troviamo sul mercato è un’informazione fondamentale: il primo passo verso scelte di consumo consapevoli.
L’acquisto di un prodotto è sempre una scelta, perché non essere in condizione di scegliere di non contribuire a sistemi di allevamento che comportano grandi sofferenze per gli animali?
(Articolo tratto dalla newsletter di Viviana Vignola per CIWF Italia)
C'entra poco.. ma il ricordo è andato in Corsica, quando una sera di anni fa, di ritorno al b&b che ci ospitava, rischiammo di investire una mucca simpaticamente ferma in mezzo alla strada.. all'epoca, ma credo anche ora, non c'erano recinzioni tra campi e strade, quindi bisognava stare con gli occhi ben aperti... ce lo dissero solo il giorno dopo però, quando raccontammo l'avventura.. grrr.. ;)
RispondiEliminaLe recinzioni dovrebbero essere obbligatorie per tutelare persone e bestiame, oltre che per sbarrare la strada ai cacciatori.
EliminaHai scelto una massina che ho sempre apprezzato molto della filosofia Hegeliana.
RispondiEliminaTrovo giusto che sulle etichette siano specificate le condizioni in cui il bestiame è stato allevato.
Un po' come accade per le uova di galline allevate a terra, e senza OGM.
Infatti si tratta solo di uniformare il tutto e regolamentarlo come già si fa con le uova, e il consumatore sceglie senza qualcuno che gli punti un fucile. Nessuno vuole impedire a un carnivoro sadico di nutrirsi di un vitello sottratto alla mamma e soppresso mentre è lucido e terrorizzato come un bambino umano, ma la storia di quel pezzo di carne deve essere tracciata.
EliminaPoi ci etichettano involucri e confezioni destinate alla spazzatura, come se fossimo estremamente idioti da non distinguere carta da plastica da alluminio, ma non ciò che mangiamo, e questo sfiora l'assurdo.
ottima idea, la chiarezza ci dovrebbe essere ovunque, specialmente in queste cose dove gira ancora troppo poca conoscenza!... un post che pure eventuali carnivori di passaggio dovrebbero apprezzare...
RispondiEliminaPurtroppo esistono carnivori che considerano l'animale un qualcosa che esiste apposta per essere mangiato, e se ne fregano. Una categoria comunque in diminuzione da quanto sto percependo.
EliminaHo notato che la classifica dei commentatori ha "preso" il tuo nuovo nickname, prima se lo cambiavi ti conteggiava da zero quello nuovo lasciando fermo il precedente. Ora è sicuramente meglio.
ah, bene!... sì, meglio tenere un solo "Ale" in quella classifica :)
Eliminacomunque, a proposito di differenze, proprio adesso sto partecipando a una interessante discussione sotto un video di youtube, si parla di specismo e anti-specismo...
Oramai ogni "piazza" è buona per parlare di tutto 😊, ma io rimpiango sempre i forum.
EliminaLa vera battalia è sugli allevamenti intesivi, gli animali vivono in condizioni pietose.
RispondiEliminaBuona serata.
L'etichettatura costringerebbe a svelare queste realtà, per questo occorre sperare che diventi realtà, convincendo gli allevatori a cambiare strategia, oppure cambiare mestiere! 😠
EliminaSpero sempre di mangiare sano. In genere, quando compro, leggo le etichette, sempre che siano leggibili e se posso, scelgo sempre il Fatto in Italia. Ciao e buona giornata.
RispondiEliminaSono in linea col tuo atteggiamento verso il cibo.
EliminaDevo ancora capire perché l'olio d'oliva prodotto nei "Paesi EU" debba costare meno di quello italiano: il costo di trasporto lo offre lo Spirito Santo? Basterebbe tassare le merci alle dogane per valorizzare ognuno i prodotti del proprio territorio, limitando le "contaminazioni".