Colui che vedete nell'animazione quassù è Lucio, un macaco che, dopo oltre 20 anni di prigionia nel laboratorio dell’Università di Verona, si gode per la prima volta la pioggia e assaggia le gocce che gli cadono addosso: Lucio ha assaporato la libertà!
Una scena di gioia ma allo stesso tempo triste pensando a tutte le privazioni della sua dignità e della sua natura vivendo un'intera vita in una gabbia di una piccola stanza senza finestre e illuminata solo da luci al neon. Triste perché decine di suoi simili non è stato possibile salvarli dagli scienziati pazzi dell'Università di Torino, nonostante la petizione lanciata da LAV e promossa dal mio blog.
Insieme a Lucio, LAV ha potuto salvare dall'Università di Verona anche Bob e Charlie: Bob è un macaco che è stato fortemente segnato dalla vita in laboratorio in isolamento, mentre Charlie proviene da un circo dove ha subito decenni di umiliazioni prima di finire in laboratorio a fare da cavia. Charlie è quasi cieco, debole, obeso ma conserva la voglia di vivere, ed è molto legato a Lucio, dato che i due comunicano continuamente attraverso vocalizzi felici.
A distanza di pochi anni, quella di Verona è la terza Università che decide non solo di liberare i macachi, ma anche di chiudere con le sperimentazioni sui primati. Un enorme risultato nella battaglia per l’affermazione dei diritti degli animali, unico in Europa!
Lucio, Bob e Charlie ora potranno iniziare una nuova vita presso il Centro di recupero a Semproniano insieme agli altri 50 macachi di cui LAV si sta prendendo cura col sostegno di donazioni volontarie.
(Articolo tratto dalla newsletter di Michela Kuan, Responsabile Area Ricerca senza Animali LAV)
Che sia d'esempio, maledizione!... Ecco quei casi in cui finisco per odiare la scienza!... ಠ︵ಠ
RispondiEliminaLa scienza dovrebbe fermarsi dove iniziano l'etica e il diritto alla vita di un altro essere vivente. 🙁
EliminaSperiamo che la vita possa restituirgli quello che la cattiveria umana gli ha tolto.
RispondiEliminaGià, cattiveria con la facciata della ricerca scientifica.
EliminaLa cattiveria umana non ha limiti.
RispondiEliminaCattiveria con una buona dose di perversione.
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