giovedì 26 gennaio 2023

[Petizione] Contro la pesca industriale

Siamo abituati a vedere gli squali come una specie pericolosa, ma forse ignoriamo il fatto che quelli in pericolo sono più loro di noi. L'avidità dell'industria della pesca e l'inerzia dei governi stanno decimando le popolazioni di squali: dal 1970, il numero globale di squali e razze è diminuito del 71%, mentre la pressione della pesca è aumentata di 18 volte!


Nonostante svolgano un ruolo fondamentale negli ecosistemi marini, questi predatori sono, a oggi, tra gli animali più a rischio del pianeta, con 17 specie in via di estinzione.

Come sempre la petizione non richiede l'inserimento obbligatorio di un numero telefonico.
Alcuni mesi fa, gli attivisti di Greenpeace, a bordo della nave Arctic Sunrise, hanno preso 30 chilometri di lenze con centinaia di ami su due pescherecci industriali europei, con palangari nell'Atlantico settentrionale.


Uno di questi operava illegalmente in un'area marina protetta. Gli attivisti sono riusciti a rilasciare vivi una verdesca (o squalo azzurro), specie prossima alla minaccia, sette pesci spada e altre specie marine catturate nella stessa zona. 

La mancanza di protezione dai palangari e da altri sistemi di pesca distruttivi è una delle ragioni per cui è necessario un forte trattato globale per proteggere i nostri oceani da tutte le minacce: disastri ambientali, pesca industriale, piani per estrazioni minerarie, inquinamento e riscaldamento globale.

Fonte: newsletter di Greenpeace

4 commenti:

Blogger ha modificato il modulo dei commenti rendendolo molto scomodo poiché dopo alcune righe scritte, non scorre più. Mi scuso per il disagio che non dipende da una mia scelta.