lunedì 20 ottobre 2025

[Scheda] Latimeria

Nota anche come celacanto, si tratta dell'unico genere esistente della famiglia dei Latimeriidae, ed è il rappresentante della più antica linea evolutiva di pesci che si conosca. Si pensava che la latimeria si fosse estinta nel Cretaceo, finché non ne venne pescato un esemplare nel 1938 nell'oceano Indiano all'altezza del Sudafrica, e successivamente anche al largo di Indonesia, Mozambico e in altri punti.

La latimeria ha le pinne pettorali e anali poste su protuberanze carnose sostenute da ossa, mentre la pinna caudale è suddivisa in tre lobi. Può raggiungere in peso gli 80 kg e una lunghezza di 2 metri per un'aspettativa di vita di circa 60 anni.

Secondo le analisi condotte sui fossili, i celacanti apparvero per la prima volta nel Devoniano medio (circa 390 milioni di anni fa).

Il celacanto è l'unico essere vivente a possedere un giunto intercraniale che gli permette di separare interamente la metà superiore del cranio da quella inferiore; si presume che questa caratteristica sia legata al consumo di prede di grandi dimensioni. Le sue scaglie secernono muco e il suo corpo trasuda un olio lassativo che lo rende non commestibile a meno che non sia disseccato e salato. Le sue squame sono di una durezza tale da essere usate dagli abitanti delle isole Comore come carta vetrata.

Gli occhi del celacanto sono estremamente sensibili alla luce, grazie alla presenza di una membrana riflettente posta dietro alla retina che riflette nuovamente la luce catturata alla retina; per questo motivo è molto difficile catturare un celacanto sia di giorno che in una notte di luna piena. Possiede pinne pari su peduncoli muscolosi, sostenute da un solo asse osseo, anatomicamente omologo dell'omero e del femore dei tetrapodi (i vertebrati dotati di quattro arti); tali pinne sono utilizzate esclusivamente per nuotare, peraltro in modo lentissimo, e non per camminare sul fondale come si credeva un tempo. Le latimerie possono nuotare sia in avanti sia all'indietro, alternando il movimento delle pinne proprio come se fossero zampe.

Sebbene oggi siano conosciute solo due specie di celacanti, nel Paleozoico e nel Mesozoico il loro gruppo era molto numeroso e comprendeva diversi generi e specie; di questi esistono molti fossili databili dal Devoniano al Cretaceo, periodo dopo il quale i celacanti si ritennero apparentemente estinti, ma che evidentemente sopravvissero a una estinzione di massa che si ebbe in quell'era; resta singolare il fatto che non sono stati ritrovati fossili risalenti a epoche successive!

La comparazione anatomica fra i resti fossili di pesci appartenenti all'ordine del celacanto e gli esemplari viventi attuali, mostra come questo ordine sia rimasto sostanzialmente invariato e, nonostante non esistano dati certi sugli ultimi 150 milioni di anni, la latimeria pare non abbia subito sostanziali cambiamenti negli ultimi 300-400 milioni di anni, anche se mentre alcuni circoscrivono il periodo a "soli" 65 milioni di anni, andando contro l'ipotesi che questo pesce fosse un progenitore degli anfibi.

Dagli studi effettuati è emerso che la latimeria non vive solamente in acque profonde (fatto provato dalla scarsa profondità di pescaggio delle reti dei pescatori che la trovano, nonché dagli incontri di subacquei con esemplari viventi); la maggior parte delle catture è avvenuta tra una profondità di 100 e 400 metri, mentre il maggior numero di avvistamenti visivi in immersione è avvenuto attorno ai 200 metri. Si ipotizza che le latimerie si muovano seguendo acque a temperature di 18 °C.

Relativamente al "mistero" sull'assenza di fossili successivi al Cretaceo, si è dedotto che in quell'era si estinsero i celacanti nelle specie viventi in acque basse, costiere o dolci, laddove è facile trovarne oggi i resti fossili. Tuttavia gli animali che vivono in acque profonde sono molto difficilmente conservati allo stato fossile e ancora più raramente i loro resti affiorano in superficie dove possono essere scoperti dai paleontologi: pertanto possono esserci state delle latimerie il cui habitat era situato nelle profondità oceaniche, che siano scomparsi senza che i loro resti siano mai giunti a noi.

2 commenti:

  1. Risposte
    1. Questo blog è nato proprio per presentare animali sconosciuti e insoliti. 😊

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