Ha otto zampe, non teme né il caldo né il freddo estremi, sopravvive nel vuoto in assenza di ossigeno o sottoposto a radiazioni letali per l'uomo... E' l'indistruttibile tardigrado, noto anche come "orso di mare"!
Se pochi hanno già visto questo animaletto, un invertebrato che vive davvero ovunque sul nostro pianeta, è perché le sue dimensioni vanno da 0,1 a 1,5 millimetri e quindi occorre un microscopio, anche non particolarmente potente, per osservarli.
Di tardigradi ne sono stati finora catalogate un migliaio di specie, tutte accomunate dalle suddette straordinarie caratteristiche, oltre a qualcos'altro che illustrerò a breve.
Le numerose specie si suddividono grossolanamente in acquatici (dalle zampe retrattili e dal corpo trasparente oppure grigio chiaro) e terrestri (niente zampe retrattili ma con colori più assortiti, dall'arancione al verde, al nero...). Alla punta di ciascuna zampetta, possono essere presenti unghie o dita in numero variabile. Siccome non erano già abbastanza curiosi, le specie definite acquatiche possono resistere anche dieci anni in totale assenza di acqua! Come? Semplicemente disidratandosi spontaneamente, una caratteristica unica nel mondo animale. E non è una forma di suicidio poiché, non appena l'ambiente torna favorevole, si reidratano come se si risvegliassero da un banale sonnellino.
Alcune specie sono dotate di occhi rudimentali e/o varie appendici sul capo, funzionanti come organi di senso fotosensibili. Si alimentano succhiando il contenuto di vegetali e animaletti di dimensioni loro comparabili dopo averli perforati con delle lame ossee presenti nella bocca.
Il numero di cellule che compone il loro corpo è costante, quindi non avviene alcuna mitosi, e allo sviluppo dell'animale corrisponde una crescita delle sue cellule.
Inoltre respirano esclusivamente attraverso la cute.
Poiché i tardigradi si trovano ovunque, probabilmente ce ne sono anche a pochi metri da dove siamo in questo momento (senza spostarci nelle regioni polari dove proliferano come la specie vivente più diffusa), ma per cercarli meglio concentrarsi sulle zone umide, in presenza di muschi e licheni, tra le foglie cadute, su tronchi marci oppure in vicinanza di una fonte d'acqua. Ovviamente, se la zona fosse particolarmente secca o avversa, il tardigrado potrebbe esserci comunque, ma disidratato in attesa di stagioni migliori!
Ai tardigradi è stato dedicato un servizio di SuperQuark nel 2018, dove è possibile vederli in movimento nonché imparare a osservarli...
Concludo la scheda con qualche dato numerico/scientifico sulle resistenze di questi animaletti:
- Circa un decennio in assenza di acqua, disidratandosi.
- Alcuni minuti fino a 151° C oppure 1K (-272° C).
- Parecchi giorni a -200° C.
- Esposizione senza danni a radiazioni centinaia di volte più potenti di quelle letali per l'uomo.
- Pressioni molto alte, tipo 6 volte quelle presenti sui fondali oceanici, cioè anche dell'ordine del migliaio di atmosfere.
- Pressioni molto basse, tipo quelle nel vuoto cosmico (sono stati portati in orbita nel corso di due missioni spaziali, e tenuti fuori dalla navicella, senza problemi).
- Assenza di ossigeno.
- Esposizione a raggi ultravioletti.
E' un animaletto tosto, ma anche molto "puccioso", a suo modo :)
RispondiEliminaHo visto che esistono i peluche a forma di tardigrado. 😀
EliminaSembra un Apostolo di Berserk!! :o
RispondiEliminaComunque... interessante questa cosa dell'auto-disidratazione!
Il mondo animale non smette mai di stupire.
Moz-
Una serie di Star Trek si è palesemente ispirata al loro aspetto per definire una specie aliena...
EliminaA me fa senso.
RispondiEliminaE non è la prima volta che te lo dico, quando ci mostri queste creature "strane".
E niente, ho lo stomaco delicato. :P
Non ha un aspetto amichevole, ma spesso bisogna andare oltre l'apparenza. 😊
EliminaCredevo che il singolare di tardigradi fosse tardigrade, vai a sapere perché.
RispondiEliminaUn animaletto davvero resistentissimo, quasi indistruttibile.
Pensavo fosse anche più piccolo, tipo i rotiferi.
Ci ho messo un po' per trovare la corretta dizione singolare...
EliminaResistentissimo sì, ma se non ha necessità di disidratarsi in condizioni ostili, difficilmente arriva a due anni di vita. 😕
Ha un aspetto terrificante...e per un attimo l'ho immaginato delle dimensioni di un elefante. Roba da incubo! La natura non è stato affatto generosa con lui. Buona giornata.
RispondiEliminaNon è particolarmente fotogenico 😁 ma la natura è stata generosa con lui fornendolo di doti particolari e uniche, per una ragione tutt'ora ignota: perché lui deve resistere in condizioni estreme e altre specie (incluse quelle di cui si nutre) no? 🤔
EliminaNon conoscevo quell'essere particolare da vero molto curioso e simpatico
RispondiEliminaSuscita davvero molta curiosità. 🤓
EliminaSicuramente molto interessante.
RispondiEliminaSerena giornata.
Qualcuno ne suppone un'origine aliena, per quanto è singolare. 😵
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