"Amici animali" torna a farsi vetrina per una petizione lanciata da CIWF Italia, per affrontare il dramma dei conigli in gabbia, che nella sola Italia sono allevati in questo modo a decine di milioni di esemplari.
Per noi che in questo periodo siamo costretti a stare in casa da varie settimane, vivendo una situazione pesante a vari livelli di sopportazione, credo riesca facile immaginare cosa significhi per un essere vivente la privazione di ogni suo comportamento naturale.
L'era delle gabbie deve finire, ma c'è bisogno di una firma per dare potenza alle proposte di CIWF Italia rivolte al Ministero della Salute, a quello delle Politiche Agricole e al Parlamento Italiano:
L'alternativa che si intende promuovere si chiama sistema park, ovvero un recinto rialzato che assicura maggiore possibilità di movimento e di espressione dei comportamenti naturali, ma solo il 3% degli allevatori italiani ne fa uso poiché, come si può intuire, riduce il numero di animali allevabili nel medesimo capannone.
Anche il rapporto dell'Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare ha attribuito alle gabbie punteggi bassissimi. Occorre una etichettatura che guidi il consumatore verso scelte più consapevoli, ma in realtà siamo ancora "al nome del padre", poiché i sistemi park tengono comunque i conigli in capannoni e non all'aperto, ma per lo meno gli consente di vivere in maniera più dignitosa.
(Liberamente adattato dalla newsletter di Annamaria Pisapia, direttrice CIWF Italia)
(Liberamente adattato dalla newsletter di Annamaria Pisapia, direttrice CIWF Italia)
Firmato!!!!
RispondiEliminaGrande! 👍
EliminaIl sistema park è interessante, chissà... magari bisognerebbe incentivarlo, garantendo alle aziende maggiore spazio per avere lo stesso numero di bestiame...
RispondiEliminaMoz-
Probabilmente ci sono dei vincoli di carattere volumetrico su superficie posseduta. Comunque è questione di leggi giuridiche e non della fisica, ergo possono cambiare. 😉
EliminaNon ho capito perché lo stesso sistema non possa essere realizzato all'aperto, con un normalissimo recinto e magari una semplice copertura per la pioggia.
RispondiEliminaAll'aperto sarebbero appunto conigli allevati all'aperto, non ci sarebbe bisogno di un sistema park poiché basterebbero una robusta recinzione, un riparo al coperto, contenitori per cibo e acqua. Apparentemente pure più semplice ed economico, ma ci sono costi di manutenzione da considerare, il fatto che l'allevamento può essere preda di animali selvatici, che all'aperto i conigli si muovono di più quindi ingrassano meno e di conseguenza sono meno "appetibili" sul mercato.
EliminaGas, non riesco a firmare, mi si "impalla" il link!
RispondiEliminaDifficile risalire alla causa con precisione.
EliminaProva con un altro browser o da un altro dispositivo, il link è corretto.
Ci sono riuscita dal cellulare e mi arriveranno anche le novità dal CIWF.
EliminaSono contento che sei riuscita a firmare. 😉
EliminaGrazie.
Firmato!Poveri animali...olga
RispondiEliminaGrazie. 😊
EliminaFatto!!!
RispondiEliminaCiao
Grazie!👍
EliminaGli allevamenti intensivi sono scandalosi, qualsiasi iniziativa è lodevole.
RispondiEliminaSaluti a presto.
Siamo qui anche per sostenere queste battaglie. 💪
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