Nel 1977 il cantautore abruzzese Ivan Graziani pubblica il suo quinto album, "I lupi", il primo destinato a ottenere un certo successo, trainato dalla celebre "Lugano addio", e realizzato in collaborazione con Antonello Venditti e Mogol.
Fra le tracce del disco, quella che lo battezza e che qui propongo è una canzone di guerra, che racconta la storia di un superstite dell'Armata Italiana in Russia e della guerra di Spagna, che torna a vivere soltanto quando spezza il proprio fucile... I lupi della canzone sono quindi i soldati nemici, perché hanno una divisa diversa dalla nostra, un po' come nella cultura popolare i lupi sono visti come belve cattive adatte per spaventare e diseducare i bambini raccontando loro favole di realtà distorte, quando in realtà sono soltanto esseri viventi diversi da noi.
E, tanto nel caso dei soldati nemici quanto dei lupi, possiamo sempre decidere di non pensarla come ci vogliono imporre, e spezzare anche noi i nostri fucili.
I lupi
Guarda arrivano i lupi
sulla campagna addormentata
hanno fame e sono in tanti
guarda arrivano i lupi
guarda arrivano i lupi.
Uh! Guarda arrivano i lupi,
uh! Guarda arrivano i lupi.
E hanno le zanne come candidi pugnali
e gli occhi rossi da assassini
e la montagna li ha vomitati
sono sempre più vicini.
Uh! Guarda arrivano i lupi,
uh! Guarda arrivano i lupi
Pantaloni e scarpe rotte
e la cravatta del matrimonio
i ricordi li ho portati in guerra
col profumo della terra.
E lunga e bianca è la strada
che attraversa la Brianza
da cento giorni sul postale
ed il cuore mi fa male.
Guarda arrivano i lupi,
guarda arrivano i lupi
"No signora no,
suo figlio non l'ho conosciuto, no signora no
il sole sotto al ghiaccio
eravamo in centomila e siam tornati solo in sei!"
Guarda arrivano i lupi.
Questa notte stai con me
sono stanco di lottare
Tra i cespugli della Spagna
ho sepolto la mia divisa.
Sette anni militare
per la patria vilipesa
ed io lì ho presi sì di sputi
e non ero peggio degli altri degli altri i lupi.
Le mie braccia dentro al fango
se vuoi puoi nascondere i tuoi occhi
ed io non voglio camminare
a quattro zampe come un animale.
Guarda arrivano i lupi,
guarda arrivano i lupi,
guarda arrivano i lupi,
guarda arrivano i lupi.
E questa è la mia casa
e il tavolo di marmo sta annegando nel letame
In fondo alla campagna
qualcuno sta cantando a squarcia gola
nella mia mente confusa.
Lacrime e miseria
ritorno a respirare e ho spezzato il mio fucile.
(Testo tratto da antiwarsong)
Non conosco l'artista, né la canzone, ma sembra la sigla di un cartone animato. La voce di Graziani, infatti, sarebbe perfetta per un cartoon.
RispondiEliminaTu dici? 😯 Non ho mai fatto questa associazione, sarà che il repertorio di Graziani difficilmente fa pensare a cartoni animati.
EliminaLa canzone in effetti non è tra le più famose del cantautore, io stesso l'ho scovata per caso.
Capolavoro. Non solo la canzone, ma tutto l'album. Non sapevo si fosse avvalso della collaborazione di Venditti e Mogol.
RispondiEliminaBello :-)
Il repertorio di Graziani è pieno di perle da scoprire, generalmente offuscate dai suoi brani più famosi.
EliminaMitico Ivan Graziani!
RispondiEliminaGià. 😊👍
EliminaMi sa che un post sui lupi proprio oggi, da te che li ami molto, non è un caso... 😜
RispondiEliminaInvece è un caso: preparo gli articoli quando ho tempo e non sto a badare di che giorno usciranno; inoltre capita di spostarli perché ci sono notizie urgenti da pubblicare.
EliminaDiciamo che il fato ci ha messo lo zampino! 😉