Una religione fondata su un omicidio rituale non può che avere anche conseguenze che autorizzano i credenti a maltrattare, umiliare, seviziare degli esseri innocenti, che peraltro non resuscitano dopo tre giorni.
Essere Animali ha effettuato dei controlli nel periodo in cui gli agnelli sono caricati sui camion per terminare la loro vita andando a soddisfare la gola di tanti umani.
Quello che segue non è un video che testimonia quanto scoperto ma un semplice elenco che reputo interessante diffondere:
- Tre veicoli, provenienti da Ungheria e Romania, ognuno con all'interno oltre 700 agnelli caricati su quattro piani, sono stati individuati, segnalati e seguiti fino all'intervento della Polizia Stradale. I veicoli sono stati sanzionati per la violazione delle disposizioni sulla protezione degli animali durante il trasporto; in particolare, le violazioni riscontrate riguardavano l'altezza insufficiente dei compartimenti, che non consentiva agli animali di muoversi in modo naturale in posizione eretta, oltre a ostacolare una ventilazione adeguata. Per tali violazioni la legge prevede sanzioni fino a 6.000 euro.
- Su un camion viaggiava un agnello con una zampa incastrata da ore tra le sbarre del camion.
- Molti agnelli non erano in grado di utilizzare le tettarelle metalliche di cui sono dotati quei camion perché non permettono loro di bere nel modo idoneo per la loro specie.
Tra leggi e loro applicazioni a cura dei siti dove avviene il carico di questi esseri innocenti, esiste quindi un grave vuoto normativo, rappresentato da controlli sullo stato dei camion e dei loro accessori.
Anche se destinati alla morte prematura, gli agnelli hanno diritto a vivere dignitosamente il tempo che resta loro prima dell'estremo sacrificio. Fermo restando che il consumatore può rifiutare di rendersi complice di queste barbarie adottando un regime alimentare privo di crudeltà.
(Tratto dalla newsletter di Francesco Ceccarelli, Responsabile Investigazioni per "Essere Animali")
Come sai, non sono vegetariana, ma mangio pochissima carne. E l'agnello proprio non l'ho mai nemmeno assaggiato.
RispondiEliminaComunque non avevo mai fatto caso al collegamento tra la religione cattolica e le abitudini alimentari degli Italiani.
Io il collegamento lo faccio sulla base di giustificazioni fatte da vari credenti circa il loro diritto di "specie prediletta" di dominare altri esseri viventi, sfruttandoli in ogni modo concepibile.
EliminaCrimini che si perpetuano ogni giorno. A dire il vero l'agnello non lo cucino mai, però non posso dirti che non l'ho mai assaggiato. Se sono ospite e mi ritrovo che hanno cucinato l'agnello, se ho poca confidenza con quelle persone, lo mangio perchè mi sembra brutto rifiutare. Ciao, Gas.
RispondiEliminaNon ci riuscirei, anzi prendo cordialmente le distanze da chi mi mette in imbarazzo per questioni alimentari, perché vuol dire che non hanno capito chi sono.
EliminaVisto anche io, in un filmato di qualche anno fa, e dal vivo un cavallo, credo da corsa, caricato su un rimorchio strettissimo mentre l'auto sfrecciava sull'autostrada... Immagino lo stress per l'animale.
RispondiEliminaE nel frattempo non è cambiato nulla.
Sono un appassionato di arrosticini purtroppo, e pur comprendendo tutto, continuerò a mangiarne anche avidamente, sperando che soffrano meno possibile, ma senza ipocrisie. Non è da me.
RispondiEliminaPurtroppo consumare i frutti della sofferenza rende corresponsabili della stessa.
EliminaTra trasporto e allevamenti intensivi, le sofferenze degli animali sono atroci.
RispondiEliminaEd è giusto parlarne, alla pari di altre calamità delle quali siamo responsabili noi umani.
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