Quando pensiamo a un animale che soffre in un allevamento intensivo, generalmente immaginiamo una mucca, un pollo, un maiale... Difficilmente un pesce, sebbene siano proprio loro i più maltrattati.
Non consideriamo i pesci perché non affollano né gabbie né capannoni, inoltre la loro è una sofferenza muta, che nessuno può ascoltare, e ancora più nascosta, perché avviene sott'acqua. Ma CIWF Italia intende farla emergere.
I pesci sono esseri senzienti e meritano tutele come tutti gli altri animali, pertanto è possibile firmare la petizione e chiedere all'Unione Europea di tutelare i pesci negli allevamenti!
Questo è il momento in cui possiamo fare qualcosa per aiutare i pesci, perché i responsabili politici dell'Unione Europea stanno apportando importanti modifiche alla legislazione di protezione degli animali negli allevamenti, e quelli intensivi subacquei sono una delle più grandi cause di sofferenza per gli animali al mondo. Nascosti alla vista, molti pesci sono tenuti in gabbie sovraffollate, affamati prima del trasporto e spesso sottoposti a morti dolorose. E senza una normativa dedicata dell’UE non cambierà niente; tuttavia insieme possiamo dimostrare ai decisori politici che la sofferenza dei pesci per noi è visibile e non ci lascia indifferenti: non ci sono animali di serie A e animali di serie B!
Si stima che ogni anno nell’Unione Europea siano allevati un miliardo di pesci. E proprio come gli animali negli allevamenti di terra, i pesci possono sentire dolore, paura e stress. Le loro brevi vite sono spesso piene di sofferenza.
La sottoscrizione della petizione non obbliga a rilasciare un recapito telefonico.
(Articolo tratto dalla newsletter di Annamaria Pisapia, Direttrice CIWF Italia)
Ogni iniziativa può essere utile.
RispondiEliminaNon possiamo fare altro che tentarle tutte.
EliminaTorno dall'Islanda dove dal 2019 non si uccidono più le balene.. tanto per dirti che le esigenze sono le più disparate, e che priorità più lampanti sono ancora e spesso un lumicino nel buio.. speriamo bene in futuro.. anche se la vedo sempre peggio..
RispondiEliminaSono pessimista anche io, e da tempi non sospetti. Una cosa è certa: una battaglia non combattuta è sicuramente persa, per cui faccio propaganda di queste iniziative.
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