Uno dei più grandi inganni del 20° secolo è stato il mito della "carne a basso costo", in grado di sfamare facilmente la popolazione mondiale. Di quel mito è arrivato il conto, ed è salatissimo: altro che "a basso costo"!
Gli impatti disastrosi dell'allevamento intensivo oggi sono sotto gli occhi di tutti... coloro che vogliono vederli. CIWF Italia l'ha chiamato Farmageddon, traducibile come l'apocalisse delle fattorie, la fine dell'allevamento sano, responsabile, sostenibile.
Era il 2015 quando venne pubblicato anche in Italia "Farmageddon. Il vero prezzo della carne economica", libro scritto dal direttore di CIWF Global Philip Lymbery insieme alla giornalista Isabel Oakeshott, che documenta un viaggio investigativo dietro le porte chiuse degli allevamenti intensivi e sugli impatti da questi causati su persone e ambiente.
In un crescendo frenetico e drammatico, la nostra industria alimentare è diventata globale: gli animali sono scomparsi dai campi per venire rinchiusi in capannoni industriali ed essere allevati intensivamente. Nascosti alla vista, ben 70 miliardi di animali sono allevati ogni anno per produrre carne, latte e uova. Solo in Italia sono oltre 600 milioni ogni anno. Trasformati in macchine, gli animali negli allevamenti sono stati sempre più snaturati, trattati come cose e non esseri senzienti.
Reti metalliche e sbarre al posto dell'erba nei campi e della paglia; lampade artificiali al posto della luce del sole; enormi ventole sempre accese invece dell'aria e della brezza del mondo naturale esterno.
L'allevamento intensivo ha globalizzato un trattamento crudele degli animali, un sistema che al tempo stesso danneggia la salute umana e l'ambiente! E tutto questo per cosa? Per nutrire in modo inefficiente e dannoso la popolazione mondiale, con effetti collaterali gravissimi.
Bisogna reagire, ed "Amici Animali" non resterà a guardare! 💪
(Tratto dalla newsletter di Annamaria Pisapia, direttrice CIWF Italia)
Quello che mi preoccupa davvero è la parte cospicua di opolazione denutrita e che muore di fame. Intollerabile. Otto miliardi siamo. Forse neanche un miliardo se la gode davvero. E grazie agli altri sette.
RispondiEliminaSi è innescato un meccanismo perverso pilotato dai soldi anziché dalla sostenibilità.
EliminaCi sono documentari raccapriccianti sugli allevamenti intesivi.
RispondiEliminaSaluti a presto.
Mi è bastato vederne uno per iniziare il mio percorso verso il veganesimo. Fosse per me andrebbero trasmessi al posto delle interruzioni pubblicitarie.
EliminaNo, non porterà nulla di buono continuare su questa strada. Gli allevamenti intensivi devono essere eliminati.
RispondiEliminaPienamente d'accordo, il passo decisivo spetta al consumatore: se non acquista carne e derivati, le aziende non hanno più interesse a investire e produrre dallo sfruttamento degli animali. E' un concetto semplice ed elementare, bisogna semplicemente applicarlo con costanza.
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