Credo nessuno vivrebbe volentieri a contatto con una sostanza dannosa per l'ambiente e dai possibili effetti cancerogeni, eppure quello che sembra logico e sensato per molti, non lo è per tutti. Il glifosato, un erbicida che l'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro classifica come "probabilmente cancerogeno per gli esseri umani", oltre che nostra vecchia conoscenza, rischia di essere nuovamente autorizzato in Europa per altri 15 anni!
Brevettato negli anni '70 dalla Monsanto e commercializzato da aziende come la Bayer (che acquistava dai campi di concentramento donne ebree per usarle come cavie in esperimenti di medicina!), questo erbicida è ancora il più usato a livello mondiale, con impatti negativi per l'ambiente, gli animali e le persone.
Il glifosato è utilizzato per eliminare piante indesiderate in agricoltura e nel verde pubblico, dai parchi al diserbo di strade e ferrovie. È un diserbante "ad ampio spettro" che non colpisce solo piante specifiche, ma uccide tutte le parti verdi delle piante con cui entra in contatto, compromettendo interi ecosistemi. Inoltre si accumula nel terreno, danneggiando la vita del suolo, contamina i corsi d'acqua, alterando pericolosamente l’equilibrio ecologico di fiumi e laghi.
Anche le api e gli altri insetti impollinatori sono vittime di questo veleno.
Vitali per il benessere della natura, come altri insetti impollinatori, le api non riescono a evitare questa sostanza così diffusa nell'ambiente. Il glifosato altera la loro capacità di alimentarsi, mettendo a rischio interi alveari, e rende le colonie più vulnerabili alle malattie. Anche per questo api e insetti impollinatori continuano a morire a milioni ogni anno. Più agricoltura intensiva, più diserbanti e pesticidi nell'ambiente, maggiori rischi per impollinatori, biodiversità e salute!
Gli effetti del glifosato non finiscono qui. È catalogato come probabile cancerogeno, e alcuni studi hanno evidenziato che questo erbicida potrebbe danneggiare il sistema nervoso, con possibili legami con malattie neurologiche come il morbo di Parkinson.
Siamo disposti a pagare questo prezzo per far ingrassare il fatturato di multinazionali agroindustriali?
Greenpeace, grazie alla partecipazione di milioni di persone, negli scorsi anni, ha spinto l'Unione Europea a mettere in discussione il rinnovo dell'autorizzazione per l'uso del glifosato, chiesto e voluto a gran voce dalle multinazionali della chimica. Ora siamo a un punto di svolta, perché gli stati europei potrebbero decidere di autorizzare nuovamente l'uso del glifosato! Se un numero sufficiente di Stati non si opporrà, verrà presa una decisione contro la salute dell'ambiente e delle persone!
(Tratto dalla newsletter di Simona Savini, Campagna agricoltura di Greenpeace Italia)
Ma non sarà quello che, volgarmente, dalle mie parti chiamiamo "seccatutto"?
RispondiEliminaSpero di no perché attualmente è vietato in Unione Europea, chi lo usasse sarebbe imputabile di disastro ambientale e forse anche avvelenamento.
EliminaAncora una volta i profitti vincono sulla salute.
RispondiEliminaE un giorno ci rimarranno solo i soldi per pagarci le cure mediche...
EliminaPurtroppo le decisioni contro la salute dell'ambiente e delle persone ormai non si contano. Le case farmaceutiche ringraziano.
RispondiEliminaCase farmaceutiche di dubbia moralità, dato lo schifo che praticano o hanno praticato in nome della ricerca...
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