La scheda odierna, come già successo un'altra volta o due, non è dedicata a un animale ma a qualcosa di più ampio: mi premeva da tempo trattare la questione delle malattie trasmissibili tra bambini e animali domestici, dato che in più di una occasione ho assistito a scene di famiglie che hanno dato via un cane o un gatto all'arrivo di un bebè; gesto che mi ha fatto ricredere, in negativo, di queste persone.
In un periodo dominato dal terrore del coronavirus, in cui ogni promiscuità tra specie sembra letale, è bene innanzitutto sapere che questo virus, al pari della classica influenza, non si trasmette da animale a umano, perché la "versione" del virus del cane e del gatto non è "compatibile" col nostro organismo.
Gli animali domestici, tuttavia, devono essere gestiti in modo adeguato perché, in ogni caso, non è vero che nessuna malattia possa essere trasmessa. Per esempio:
- Maneggiare e vivere a stretto contatto con un animale vaccinato tutela sicuramente l'animale ma non sempre le persone a stretto contatto con lui. Peraltro noi ci vacciniamo per noi stessi, non per proteggere chi ci sta attorno. Le malattie infettive trasmissibili per contatto diretto o indiretto da animale a umano (e in qualche caso anche da umano ad animale) sono le zoonosi, tuttavia il contagio è facilmente prevenibile adottando semplici regole di igiene: lavarsi le mani dopo aver giocato con l'animale, non toccare direttamente i suoi bisogni, assicurarsi che l'animale sia in salute (magari consultando un veterinario notando delle stranezze).
- La leptospirosi è una malattia diffusa tra gli animali selvatici che però può giungere al cane ed essere per lui mortale se non vaccinato. Siccome si può trasmettere all'uomo attraverso le urine del cane, anche prima dei sintomi della malattia, è bene che se ci sono bambini in famiglia, il cane sia stato opportunamente vaccinato per prevenire ogni rischio a riguardo dal contatto tra il bambino e le urine del cane.
- E' buona norma fare analizzare periodicamente le feci degli animali, poiché in esse possono essere presenti degli ascaridi oppure la giardia, vermi e protozoi parassiti dell'intestino, trasmissibili per contatto con le feci.
- Cani e gatti possono essere portatori sani di micosi (funghi), trasmissibili in caso di stretta convivenza, tipo ospitando l'animale nel proprio letto...
- Esistono anche i parassiti cutanei, pulci e zecche che, in situazioni di particolare degrado domestico, possono raggiungere l'uomo; sufficiente un'adeguata profilassi preventiva sull'animale, attraverso l'uso di antiparassitari da porre sul pelo degli animali.
- Le pulci possono essere portatrici di un batterio responsabile della malattia del graffio che colpisce l'uomo se viene appunto graffiato da un gatto con delle pulci tra il pelo.
Si può quindi concludere che, abituando i bambini a un'adeguata igiene personale e un controllo regolare da parte degli adulti dello stato di salute dei nostri amici animali, ci consente di fare convivere serenamente questi ultimi in famiglie con bambini.
(Fonte: Uppa.it)
Nessun essere vivente è immune alle malattie, comunque ottimo post e consigli utili.
RispondiEliminaSereno giorno.
Infatti, appunto per questo i bambini vanno educati e guidati nella convivenza coi loro amici pelosi. 😊
EliminaBuona giornata a te.
Ho vissuto diciotto anni con un gatto... per fortuna mai successo niente.
RispondiEliminaVero pure che era un gatto di casa, visto che viveva in un appartamento senza possibilità di muoversi oltre... quindi di per sé magari non era mai venuto a contatto lui stesso con qualcosa di infettivo...
Moz-
Era comunque vaccinato? Gli facevate trattamenti anti parassitari?
EliminaLe vie per infettarsi sono comunque tante: rientrare a casa togliersi le scarpe soltanto arrivati in camera, il gatto cammina nel corridoio dove abbiamo transitato e poi si lecca la zampa... Gli abbiamo portato da fuori qualcosa che è entrata nel suo organismo. Ovviamente hanno un loro sistema immunitario (io nello scherzo affermo che il mio gatto ha degli anticorpi grossi come fagioli :D), ma adottare la profilassi descritta nell'articolo è una forma di rispetto per loro e per noi.
Ho vissuto diversi anni con Frida, uno Schnauzer nero.
RispondiEliminaEra vaccinata e controllata periodicamente dal veterinario, MA non le ho mai permesso di leccarmi la faccia e mi lavavo sempre le mani dopo averci giocato.
Vedo gente che si fa leccare in bocca dal proprio cane e, onestamente, mi viene da vomitare.
Io non lo permetterei neppure a mio figlio.
Sono un'igienista, è vero, ma quando è troppo è troppo.
Sono scelte personali, ma mi comporterei come te se avessi un cane, perché non va sottovalutata una cosa, spesso ignorata: le malattie non si trasmettono soltanto dal cane all'uomo, anzi può avvenire addirittura il contrario, ma ne parleremo in una prossima scheda...
EliminaQui mi astengo da esprimere opinioni.
RispondiEliminaCi sta.
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