lunedì 2 maggio 2022

[Petizione] Un appello al Governo per vietare le gabbie

Attualmente ci sono oltre 300.000.000 di animali rinchiusi in gabbia negli allevamenti di tutta Europa: scrofe costrette ad allattare i propri cuccioli attraverso le sbarre, galline che non riescono a spiegare le ali, conigli che non possono saltare, vitelli a cui viene negata ogni possibilità di socializzare nelle loro prime settimane di vita. Essere Animali, insieme ad altre organizzazioni per i diritti animali, vuole vietare tutto questo per sempre (il numero di telefono non è obbligatorio).

Fonte: Flickr

Grazie alla nota iniziativa dei cittadini europei End the Cage Age, con oltre 1.400.000 firme convalidate, lo scorso giugno la Commissione europea si è impegnata a eliminare gradualmente l'uso delle gabbie negli allevamenti europei. Ma la battaglia non è ancora vinta: mancano ancora alcuni passaggi fondamentali.
Ogni proposta legislativa infatti deve essere adottata dal Consiglio dell'Unione Europea e dal Parlamento Europeo. E proprio in questo step il ruolo dell'Italia è cruciale, ed è giunto il momento che faccia la sua parte e sostenga la nostra richiesta di vietare le gabbie!

Il Governo italiano non ha ancora preso una posizione netta: la coalizione End the Cage Age chiede di favorire l'iter dell’iniziativa sostenendola in tutte le sedi europee preposte. La petizione (il numero di telefono non è obbligatorioè indirizzata al Presidente del Consiglio, al Ministro delle Politiche agricole e al Ministro della Salute, affinché si impegnino a:
  • Sostenere la richiesta di vietare l'allevamento in gabbia nella UE in tutte le sedi opportune, a cominciare da quella del Consiglio dell'Unione europea, in cui l'Italia ha una voce importante. 
  • Adottare ogni opportuno strumento, legislativo ed economico, per favorire e realizzare al più presto la transizione a sistemi di allevamento senza gabbie anche in Italia.
L’uso di gabbie negli allevamenti resta una costante per diverse specie in Europa, quali conigli, galline, scrofe, vitelli, anatre, oche e quaglie. Milioni di animali che subiscono gravi limitazioni al movimento e all'espressione dei loro bisogni, costretti a una vita di sofferenza psico-fisica.
Le gabbie sono una delle espressioni più brutali dell'allevamento intensivo e dello sfruttamento degli animali. Mettere fine al loro utilizzo in Europa avrà inoltre ripercussioni ed effetti anche in altre parti del mondo.

(Articolo tratto dalla newsletter di Simone Montuschi, Presidente di Essere Animali)

9 commenti:

  1. Ho firmato. Queste violenze sono inaccettabili. Ciao Gas.

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  2. Firmo sempre anche se sono pessimista.. bisogna crederci però e inviare segnali..

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    1. A differenza di altre petizioni, qui il lavoro è già avviato, non deve partire da zero... Purtroppo per molte scelte, il Governo non attende una raccolta di firme per fare porcate. 🙄 Perché fare politica vuol dire diventare cattivi, oltre che tendenzialmente disonesti.

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  3. Fai bene a specificare che il numero di telefono non è obbligatorio, perché molti potrebbero non far caso agli asterischi. Nemmeno la città è obbligatoria.

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    1. Se una petizione richiede il numero di telefono non la pubblico nemmeno, già sono abbastanza le scocciature all'ora di pranzo da parte di fornitori di gas, luce e telefonia... Chiedessero un documento d'identità, sarebbe già più serio.

      Il tuo commento era finito in spam. 😲

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    2. Lo sai che in questi giorni mi sta succedendo spesso che commenti che ricevo vadano in spam?
      Parliamo di commenti scritti da frequentatori abituali del blog e completamente pertinenti all'argomento.
      Insomma, aggiungi la cosa agli infiniti problemi di Blogger.

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    3. In genere finiscono in spam messaggi con parole ritenute "spinte" se il blog non prevede contenuti "per adulti", ma non mi pare che nei nostri blog se ne faccia particolare uso.
      E dire che quelli che vorremmo finissero in spam perché ne segnaliamo gli autori, dobbiamo cancellarli manualmente... 🙄

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  4. Gli allevamenti decenti sono pochi e vanno scomparendo perché non rendono. Anche io ho visto allevamenti in stalle di campagna, tuttavia il vitello era tenuto legato come un cane lontano dalla madre perché la vacca serviva per prelevare il latte da vendere!

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