Che gli allevamenti intensivi siano dei lager dai quali spesso escono prodotti destinati alla tavola di molte persone oramai era assodato, quello che affronto oggi è l'esito di una sentenza correlata a una petizione che "Amici animali" promosse a novembre, contro l'azienda che produce il Grana Padano.
Fonte: Greenme |
A gennaio il Tribunale di Brescia ordinò a Essere Animali la rimozione dei video con le immagini filmate durante le indagini in due diversi allevamenti di mucche da latte per la produzione anche di Grana Padano.
Le indagini erano state pubblicate a luglio e settembre 2021 per dare forza e visibilità alla campagna europea "No Animal Left Behind", lanciata per chiedere alle istituzioni europee una revisione delle leggi sulla protezione degli animali, incluse le norme di protezione dei vitelli.
Nonostante quell'ordinanza, Essere Animali ha fatto ricorso, e attraverso i loro legali ha evidenziato l'incompetenza territoriale del Tribunale di Brescia, perché il giudice competente avrebbe dovuto coincidere con quello in cui è stato caricato il filmato, quindi Bologna, la sede legale dell'associazione.
Quindi, sfruttando il cosiddetto cavillo, il Tribunale ha accolto integralmente il reclamo, revocando l'ordinanza che obbligava la cancellazione dei filmati relativi alle due investigazioni.
Questo significa che sono nuovamente disponibili online, sebbene non siano certamente adatte a persone sensibili, ma resta il fatto che questa realtà torni a essere visibile e condivisibile, e che ognuno possa acquistare alimenti contenenti il frutto di quell'orrore consapevolmente.
(Tratto dalla newsletter di Simone Montuschi, Presidente di Essere Animali)
Comoda la censura per coprire certi comportamenti vergognosi.
RispondiEliminaE invece è giusto che le immagini restino online, visibili a chiunque.
Per una volta la legge è stata dalla parte giusta.
Già, magari fosse sempre così...
EliminaCerta censura è una pratica becera. A tutti i livelli.
RispondiEliminaSpecie se imposta da chi non ne ha giuridicamente il potere.
EliminaIo sono per la totale trasparenza, anche del nome del giudice incompetente che aveva applicato la censura.
Molto comodo utilizzare la censura. Se si vedessero dal vivo certo orrori forse questi lager chiuderebbero … forse. Buona giornata, Gas.
RispondiEliminaStessi in politica mi batterei per imporre pareti di vetro ad allevamenti intensivi e macelli.
Elimina