lunedì 11 settembre 2023

[Notizia] Il bosco delle api

Da molto tempo Greenpeace si occupa di monitorare lo stato delle popolazioni di api e degli insetti impollinatori col fine di proteggere la biodiversità; accanto alle continue richieste alle istituzioni italiane ed europee di mettere al bando i pesticidi pericolosi per le api, questa estate è iniziata anche una serie di attività locali per poter contribuire al ripristino della biodiversità in modo diretto e incisivo.


Con il supporto dei volontari, è stata ripulita un'area di circa 5.500 metri quadri da immondizia e rovi nella periferia di Cremona, con l'intenzione di trasformarla in una "food forest", una casa ideale per gli insetti impollinatori. In collaborazione con la Cooperativa Sociale Agropolis, Greenpeace sta realizzando un ecosistema boschivo su più strati:

  • con coltivazione multifunzionale con piante da frutto, erbe medicinali e officinali, bacche, ortaggi, fiori;
  • capace di svolgere una funzione di biomonitoraggio;
  • che ospita casette per insetti impollinatori e uccelli;
  • dotato di strumenti naturali per osservare la salute dell'ambiente;
  • un luogo felice di incontro e condivisione, da cui far sprigionare l'energia utile per il cambiamento

La sfida è ardua ma non impossibile, soprattutto a causa di siccità e gelate, che colpiscono spesso la Pianura Padana. Tuttavia l'azione concreta resta il miglior modo per dare l'esempio e porre le basi per un futuro più sicuro per la biodiversità e la salute del Pianeta. 

C'è la fiducia nel riuscire veder crescere il "Bosco delle Api" insieme a chi ha a cuore il futuro della biodiversità e, quindi, il nostro futuro!

Secondo il rapporto di ISPRA sui pesticidi, nei corsi d'acqua italiani ci sono concentrazioni di pesticidi superiori ai limiti ambientali e tra queste sostanze il glifosate, che si conferma l'erbicida più utilizzato: rischioso per le persone, può risultare tossico per le api causando effetti negativi anche a concentrazioni basse e non letali. Se non si mette in discussione il nostro attuale sistema produttivo, pesticidi compresi, non si possono salvaguardare né le api, né la nostra agricoltura, quindi la nostra produzione alimentare!

(Tratto dalla newsletter di Martina Borghi, Campaigner Foreste di Greenpeace Italia)

2 commenti:

  1. Adesso molte fonti vanno in controtendenza contro il proliferare della api.. ovviamente a logica siamo a favore di queste ultime, ma il mondo sta andando in tutt'altra direzione.. :(

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    1. Sia benedetto il proliferare delle api! Senza api manca la maggior parte dell'impollinazione, e senza impollinazione non ci sono materie prime per buona parte del nostro cibo.
      Inoltre le specie di api impollinano qualunque fiore, per cui nom si possono salvare solo quelle allevate per il miele.
      Essere contro le api è essere contro la vita.

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