A cosa serve l'Unione Europea se non si fa garante del benessere dei cittadini e anzi si piega al potere di poche aziende? E' successo che, in seguito alle pressioni ricevute durante le proteste di poche settimane fa, l'UE ha ritirato la proposta per ridurre del 50% l'uso di pesticidi chimici!
È un gravissimo passo indietro e a farne le spese sono le api, l'ambiente, la nostra salute, e non solo. Questa decisione va nella direzione opposta alla necessaria transizione verso un modello agroalimentare sostenibile ed è un problema per gli agricoltori stessi, sia in termini di salute che di costi.
L'Unione Europea ha fatto uno squallido favore alle poche e potenti grandi aziende agrochimiche, che manterranno inalterati i propri profitti, facendo del male a alle persone e all'ambiente, perché i pesticidi chimici tossici sono un pericolo per tutti e vanno vietati!
Se le api e gli altri insetti impollinatori muoiono, il danno è per l'ambiente, il nostro cibo e l'agricoltura. Perché le api non producono solo miele: dalla loro opera di impollinazione dipende un terzo degli alimenti che consumiamo abitualmente, come mele, fragole, pomodori e mandorle e la produttività del 75% delle nostre principali colture agricole.
L'attuale sistema di agricoltura industriale basato sulla dipendenza dai pesticidi chimici, come i neonicotinoidi, non è più sostenibile.
(Tratto dalla newsletter di Federica Ferrario, Responsabile Campagna Agricoltura per Greenpeace Italia)
Qualcuno mi deve ancora spiegare a cosa serve questa unione europea. Personalmente sono tanti anni che me lo chiedo, ma non ho ancora trovato risposte soddisfacenti.
RispondiEliminaServe a dare strapotere a Germania e Francia e a mandare a Bruxelles i politici falliti in madrepatria. Non è stata "unita" nemmeno durante la pandemia, ogni nazione ha fatto come più gli pareva, e noi ci siamo fatti riconoscere consentendo ponti di pasquetta soltanto all'estero danneggiando così il turismo italiano!
EliminaIl ponte sinceramente non mi interessa semmai lo faranno.
RispondiEliminaNo, in moderazione, come tutti i commenti ad articoli precedenti il penultimo: ringrazia un paio di spammer che hanno sparso la loro spazzatura nelle mie pagine e che non si riesce a bannare.
RispondiEliminaPurtroppo ci sono problemi attuali e meno ipotetici. Se s'innescherà l'allarme non mancherò di occuparmene: non faccio il blogger di professione, dovrebbe essere compito di chi mi rappresenta in parlamento sollevare e affrontare certe problematiche.
RispondiEliminaSpiegato prima: questo articolo ne ha due più recenti, lì si può commentare liberamente, tutti gli altri articoli hanno la moderazione per via di un paio di account disturbatori, di cui non ho problemi nel fare il nome a fine di sputtanarli: gogo1, Enthusiasm Quotes, okbetbetting, fra de moro (il più rompiscatole di tutti, spero per lui che non scopra mai chi è e dove vive!).
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