lunedì 18 agosto 2025

[Scheda] Macroglossum stellatarum

Non è il caso di inquietarsi leggendo il titolo dell'articolo: il nome con cui è classificato scientificamente questo lepidottero è proprio questo, sebbene sia noto anche come farfalla sfinge, colibrì falco, sfinge colibrì, e altri nomi...

Fonte: Wikimedia

Si tratta di una falena che, come il colibrì, è in grado di passare rapidamente da un fiore all'altro senza mai posarsi, restando cioè in volo librato su di essi per pochi secondi mediante il battito velocissimo delle ali (a una frequenza di 70-80 volte al secondo), e protendendo nel frattempo la lunga spirotromba (la loro proboscide) verso i fiori per suggere il nettare.

Diffuso in Europa, Asia (dal Portogallo al Giappone) e Nord Africa, ha abitudini sia diurne che crepuscolari; vola nei mesi caldi dell'anno e si posa solo per riposare dopo il crepuscolo, ben nascosto dalla vegetazione, coprendo con le ali anteriori quelle posteriori e lasciando scoperto l'addome.

Fonte: Flickr

Le larve solitamente pascolano su piante di galio o di robbia, ma sono state documentate anche su valeriana, stellaria ed epilobio.

Gli adulti sono particolarmente attratti da fiori nettarini dal calice lungo e sottile, a cui attingono con la proboscide evitando così la competizione con altri insetti. Tendono a tornare quotidianamente alle stesse distese floreali pressappoco alla medesima ora del giorno.

Ogni anno si verificano dalle due alle quattro deposizioni di uova. Gli adulti, visibili in qualsiasi periodo dell'anno, svernano negli interstizi di rocce, alberi ed edifici ma, in caso di giornate invernali particolarmente temperate, possono emergere per nutrirsi.

Le uova, di un lucido colore verde pallido, sono sfere del diametro di 1 mm, e imitano le gemme di galio, e sono deposte, fino a 200, ciascuno su una pianta diversa, con schiusa dopo 6-8 giorni. Le larve appena fuoriuscite sono di colore giallo chiaro; con la successiva muta assumono la colorazione verde con due strisce chiare ai lati e il corno posteriore tipico delle sfingidi. Brucano alla sommità delle piante e riposano nel folto dei rami. Anche se dipende dal tepore del sole, lo stadio larvale può essere anche di soli 20 giorni.

Fonte: Wikimedia

Le pupe sono bruno-pallido con una proboscide prominente e due spine acuminate all'estremità della crisalide. Sono avvolte in bozzoli setosi tra i residui della pianta ospite o tra i resti delle foglie cadute al suolo. Gli esemplari adulti, infine, hanno le ali anteriori brune, attraversate da ondulate linee nere, mentre quelle posteriori sono arancioni orlate di nero; l'addome è piuttosto ampio, terminante in una breve coda a ventaglio, mentre l'apertura alare è di 45–100 mm e fino a 200mm, con la falena che può raggiungere una lunghezza fino a 6 centimetri.

1 commento:

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