Qualche giorno fa mi sono chiesto se patate e porri si abbinassero bene, per sperimentare qualcosa di nuovo per il mio palato, e per smentire ancora una volta chi sostiene che i vegani siano tofudipendenti. Google mi ha condotto a una videoricetta che ho modificato rendendola vegana con risultati personalmente eccellenti, e che vado a proporvi.
Ingredienti per due persone
- un porro
- circa 300 g di patate (peso al lordo della buccia)
- olio
- un cucchiaino di sale fino
- mezzo bicchiere da tavola di acqua
- un paio di cucchiai di pangrattato
- due o tre cucchiai di Philadelphia vegetale.
Preparazione
Partiamo dal porro: dopo aver rimosso la cima di colore verde, gli strati più esterni e la parte di fondo con le radici, sciacquarlo sotto acqua corrente per poi tagliarlo a rondelle spesse non oltre mezzo centimetro, direttamente in un colapasta.
Sbucciare le patate, sciacquarle sotto acqua corrente, quindi tagliarle piuttosto sottili (pressappoco lo spessore delle rondelle di porro) e aggiungerle nel colapasta.
Passare il colapasta con porro e patate tagliuzzati sotto l'acqua corrente per rimuovere eventuali residui di terra, quindi versare il tutto in una padella capiente con bordo alto e dotata di coperchio.
Aggiungere in padella l'olio (io uso l'olio di soia, quello di oliva italiano ha raggiunto prezzi vergognosi) in modo che unga un po' ovunque, il sale e l'acqua, quindi mettere sul fornello a fiamma medio bassa coprendo col coperchio, e mescolando di tanto in tanto.
A cottura avvenuta (orientativamente 15-20 minuti), aggiungere gli ultimi ingredienti in superficie (pangrattato e Philadelphia) senza rimesolare, rimettere il coperchio e lasciare sulla fiamma qualche altro minuto, finché il Philadelphia inizi a fondere (la ricetta originale prevede mozzarella e formaggio grattugiato).
Impiattare.
Probabilmente le dosi andranno aumentate la prossima volta, tipo un porro "e mezzo" e 400 grammi di patate, perché la voglia di fare il bis è in agguato 😋 quindi servirà una padella più ampia... 😄

Altra ottima e salutare ricetta.
RispondiEliminaGastronomicamente mi tratto bene. 😉
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