lunedì 10 agosto 2020

[Petizione] C'è plastica nei pesci


Dai risultati della ricerca condotta da Greenpeace sulla presenza di microplastiche in pesci e invertebrati (come cozze e scampi), emerge che il 35% degli organismi raccolti nel Mar Tirreno centrale, e che diventano cibo, presenta microplastiche nello stomaco e nell'intestino.


Le conseguenze di questa contaminazione non sono ancora chiare, ma i rischi per la salute di chi si nutre di fauna marina non possono di certo essere esclusi. Si tratta del risultato di un mondo malato che l'essere umano sta consapevolmente costruendo.

Le microplastiche sono minuscoli frammenti di plastica che si creano dai rifiuti in decomposizione; sono inoltre usate anche in molti prodotti di uso comune, come cosmetici, saponi o vernici, e dagli scarichi domestici finiscono in mare.

La Campagna di Greenpeace "STOP Microplastiche" denuncia l'uso delle microplastiche in tutti i prodotti in commercio, chiedendo al Ministro dell’ambiente di proibirne l’uso in tutti prodotti in commercio.


La pandemia ci ha dimostrato in maniera drammatica ed eloquente che solo se rispettiamo il pianeta salviamo noi stessi e il nostro futuro.

Dal 1° gennaio 2020 in Italia è vietato il commercio di alcuni prodotti cosmetici contenenti microplastiche, un primo passo avanti, ma non sufficiente, non è più ammissibile abbassare la guardia contro l'inquinamento: è un nostro dovere verso il futuro.

(Liberamente adattato dalla newsletter di Giuseppe Ungherese, Campagna Inquinamento di Greenpeace)

(*): sottoscrivendo la petizione non è obbligatorio inserire il numero di telefono!

4 commenti:

  1. ...nelle cozze da paura poi, con il loro sistema di filtraggio ne trattengono una marea...e noi ce le mangiamo!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Esatto, nei molluschi bivalvi come le cozze gli inquinanti si accumulano! 😱

      Elimina
  2. Mangio pochissimo pesce e zero molluschi (per ragioni di gusto, non per altro) e non mi trucco.
    Di sicuro, però, mi avveleno in migliaia di altri modi e contribuisco allo sfacelo dell'ambiente, seppur non consapevolmente.
    E' davvero molto triste e preoccupante, ma mi sembra, ormai, che ogni singola azione o abitudine umana sia pericolosa.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Se non possiamo evitare i danni, possiamo almeno limitarli.

      Elimina

Blogger ha modificato il modulo dei commenti rendendolo molto scomodo poiché dopo alcune righe scritte, non scorre più. Mi scuso per il disagio che non dipende da una mia scelta.