La "Faborg", azienda con sede in India, ha scoperto la combinazione tra cotone biologico e le fibre della pianta del Calotropis, inventando la Vegan Wool, la lana di origine 100% vegetale e priva di sprechi!
A vederla, la Calotropis appare come una semplice erbaccia che cresce spontaneamente ai margini dei campi agricoli; tuttavia possiede delle fibre cave e resistenti idonee a realizzare un tessuto dalle caratteristiche simili alla lana, ma senza alcun bisogno di pecore o altri animali da tosare.
A seconda della parte di pianta utilizzata, unitamente al cotone biologico, si ottengono risultati differenti: dalle fibre presenti nei baccelli, molto morbidi, si realizzano capi di abbigliamento leggero, da mezza stagione oppure caldo; mentre le fibre degli steli sono perfette per abiti, interni d'arredamento e tappezzerie. L'attuale proporzione è di 70% di cotone organico e il 30% di Vegan Wool.
I vantaggi del Vegan Wool, già impiegato dalla tedesca "Infantium Victoria" per produrre abbigliamento etico per bambini, sono numerosi:
- la pianta cresce senza bisogno di cure umane, acqua, fertilizzanti o pesticidi;
- produrre 1 kg di filato fa risparmiare 9.000 litri di acqua potabile rispetto al 100% di filato di cotone;
- coltivare la Calotropis può convertire terreni aridi e inutilizzabili in terreni redditizi per gli agricoltori;
- dall’estrazione delle fibre si produce l'arka, un insetticida naturale altamente efficace che può sostituire i fertilizzanti chimici e i pesticidi;
- i tessuti di Vegan Wool non si restringono a ogni lavaggio e sono più facili da mantenere rispetto ai tessuti di lana di origine animale;
- le fibre della pianta hanno proprietà antibatteriche.
Insomma, direi che ce n'è abbastanza per aspettare ansiosi che nuovi investitori puntino sul Vegan Wool riducendo lo sfruttamento di animali da tosa.
(Fonte: Vegolosi.it)
Io uso il sintetico e gli animali stanno a posto, purtroppo però lì si sfrutta il petrolio, e apriamo un'altra pagina dolente.. :(
RispondiEliminaCon la vegan wool si risolve anche il problema del petrolio. 🌱
EliminaFantastica questa lana vegana.
RispondiEliminaDovrebbero davvero investire in questo settore.
Chissà se sarà altrettanto calda, però.
Comunque non è un mio problema, perché non sopporto la lana. Mi prude e mi fa sudare.
Dunque, anche in pieno inverno, uso il caldo-cotone, o al più qualche felpa.
Non sei la sola che conosco a usare caldo cotone, magari multistrato.
EliminaSe ricordo bene, quando preparai l'articolo lessi che questa lana non causava prurito a chi generalmente ne è vittima dalla lana tradizionale.
Nella terra del gaviale, c'è la lana vegetale... :)))
RispondiEliminaPotresti inserirla in una storia! 😁
EliminaOttima notizia, direi.
RispondiEliminaSperando che questo nuovo tessuto si diffonda e con un costo accessibile per tutti.
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