Ci sono allevamenti intensivi dei quali ignoriamo l'esistenza, come per i polpi (ne abbiamo parlato l'anno scorso, nonché a maggio), o come per le quaglie, per i quali Essere Animali ha recentemente diffuso un'indagine che ha svolto.
Le quaglie sono allevate tanto per la produzione di carne quanto per quella di uova; sebbene la maggior parte delle persone non consumi abitualmente carne o uova di quaglia, i numeri sono impressionanti: secondo la Banca Dati Nazionale dell'Anagrafe Zootecnica, nel 2021 in Italia ne sono stati macellati 8,5 milioni di esemplari.
L'indagine ha mostrato una serie di gravi problematiche legate all'allevamento in gabbia, il sistema più utilizzato per la produzione di carne e uova di quaglie.
L'indagine è stata inserita nella coalizione "End the Cage Age" per chiedere che il Governo italiano prenda una netta posizione contro l'uso delle gabbie negli allevamenti, sostenendo l'impegno della Commissione Europea e promuovendo anche a livello nazionale l'adozione urgente di una normativa che ne vieti l'utilizzo.
In ogni gabbia sono state contate circa 50 quaglie ammassate l'una contro l'altra, che arrivavano ad avere ognuna a disposizione uno spazio di circa 10cm per 10cm. In queste condizioni gli animali non possono muoversi liberamente ed esprimere i comportamenti tipici della loro specie: volare, correre, esplorare, razzolare e becchettare.
Il pavimento è in rete metallica e può provocare malformazioni, gonfiori e/o ferite alle zampe.
Inoltre le quaglie compiono piccoli voli come strategia di fuga, motivo per cui ogni volta che si spaventano, per esempio all'entrata del personale dell'allevamento, provano ad alzarsi in volo sbattendo il corpo e la testa contro il piano superiore della gabbia, alto appena 20 cm, rischiando di ferirsi anche in modo grave.
(Tratto dalla newsletter di Francesco Ceccarelli, responsabile Investigazioni "Essere Animali")
Roba da ricchi le quaglie.. probabilmente ce n'è uso smodato in quel di Bruxelles.. :(
RispondiElimina..e a 'sto punto neanche mi fiderei troppo dell petizioni dell'Unione Europea..
Se nella tua dieta è presente carne, che sia roba da ricchi o meno, sempre di vite soppresse si tratta.
EliminaLe petizioni sono l'unica arma democratica quando la sensibilità riguarda troppo poche persone.
Non ho mai mangiato la quaglia in vita mia. Io non mangio gli uccelli fatta eccezione per il pollo ( di rado). Non immaginavo ci fossero addirittura allevamenti intensivi dato che, almeno dalle mie parti, non si cucina spesso. Pensavo corresse il pericolo di essere cacciata e invece pericoli peggiori le attanagliano la vita. Sono numeri impressionanti, ma chi le mangia?
RispondiEliminaDa noi non è diffuso il consumo di quaglie, io prima di questa petizione ignoravo ne gli allevamenti come te, credevo fossero animali da cortile tenuti in campagna per le uova...
EliminaEvidentemente ci sono nazioni dove è un piatto richiesto, con numeri che compensano il nostro scarso consumo.