lunedì 4 novembre 2024

[Scheda] Louisville

Capita che l'argomento di questa rubrica non sia un animale bensì un luogo, e in questo caso, su segnalazione di un amico, vi parlo di Louisville, cittadina del Kentucky, per un motivo più che pertinente con il blog!

Negli ultimi anni, accanto al dramma che sta vivendo l'Amazzonia, varie città del mondo hanno riconosciuto il valore del verde urbano per ridurre le temperature e migliorare la qualità della vita. Un esempio di successo arriva proprio da Louisville che, con il progetto "Green Heart" ha dimostrato il potenziale della riforestazione urbana sia per l'ambiente che per la salute pubblica.

Un decennio fa, Louisville era l'isola di calore urbana in più rapida crescita degli Stati Uniti, a causa della scarsa copertura arborea e della mancanza di regolamentazioni sul verde. Un'isola di calore si forma in zone densamente urbanizzate, con scarsa vegetazione e con cemento e asfalto ad amplificare l'accumulo di calore: in altre parole quello che succede nel mio paesello, dove stanno abbattendo alberi a tutto spiano e tirando su costruzioni in cemento, per poi tenere a palla condizionatori accesi tutto il giorno...

© Envirome Institute

Grazie a una sovvenzione di 12,6 milioni di dollari da parte dell'Inflation Reduction Act, la città ha piantato migliaia di alberi nei quartieri più esposti a calore e inquinamento. Il progetto è stato condotto dall'Università di Louisville che ha monitorato oltre 700 residenti in un'area di circa 10 chilometri quadrati. I risultati sono stati sorprendenti: nei quartieri riforestati, l'infiammazione nel sangue, un fattore di rischio per malattie come cancro e diabete, è diminuita anche del 20%, dimostrando gli effetti positivi del verde urbano sulla salute.

L'esperimento di Louisville è destinato a crescere: a breve oltre 100 alberi di grandi dimensioni verranno piantati su un terreno di tre chilometri quadrati nel cuore cittadino, dove sorgerà una vera e propria foresta in miniatura.

© Envirome Institute

L'obiettivo è duplice: in primo luogo raffreddare l'area e migliorare la qualità dell'aria; inoltre stimolare una rivitalizzazione del centro. Il bosco urbano sarà circondato da un percorso pedonale e monitorato per misurare l'impatto sulle temperature e sui livelli di stress dei cittadini, offrendo nuove prospettive su come gli spazi verdi possano contribuire al benessere delle città.

(Tratto dall'articolo di Maurizio Bongianni per Lifegate)

8 commenti:

  1. Indubbio che laa qualità della vita sia strettamente legata alle condizioni di vita, all'alimentazione, al rispetto dei luoghi dove abitiamo e lavoriamo. Ma sembra non entrare in testa a nessuno. Mi dispiace per i miei nipoti. A meno che nel frattempo non trovino un altro pianeta.

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    1. La domanda che mi faccio io è sempre la stessa: cosa abbiamo fatto noi, nel nostro piccolo, per cambiare l'andazzo preso dai nostri avi e lasciare un esempio migliore alle future generazioni?

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  2. Piantare alberi è importante, tante città hanno poco verde e tanto cemento.

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    1. Purtroppo da noi si cerca il minimo pretesto per smantellare alberi: in Giappone li spostano altrove invece di abbatterli.

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  3. Dovrei mandar questo articolo al signor Zaia per fargli capire che tutta quell'uva bruciata dal caldo torrido, rimasta nei filari, poteva esser non piantata e al posto suo aver ancora gli alberi che c'erano prima, e il bel fresco d'estate che era una caratteristica di questa zona.

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    1. Luca Zaia: diplomato in enologia, laureato in scienze della produzione animale (cioè come sfruttare esseri viventi per profitto personale), leghista... Non vedo credenziali curriculari per poter governare una regione in modo equo e sostenibile, è uno dei tanti incapaci intoccabili supportati dalle lobby/mafie.

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  4. Se può consolarti, non accade solo nel tuo paesello. A Monopoli gli alberi rimasti sono pochissimi. Ogni centimetro quadro di terreno è destinato alla costruzione di palazzoni.
    E d'estate si muore dal caldo. ☹️

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    1. E' una realtà ben diffusa in Italia, lo so. 😔 L'unica differenza è che qua mi devo pure sentire le motoseghe che tagliano rami e tronchi.

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