martedì 15 ottobre 2019

[Notizia] Meno plastica da Unilever


Quando ci sono buone notizie, è bene divulgarle, perché aiutano a essere ottimisti. Ebbene, all'inizio dell'anno Greenpeace salpava con le sue navi per chiedere alle grandi aziende, come Unilever e Nestlé, impegni concreti di riduzione della produzione di plastica usa e getta e di investimenti in nuovi sistemi di consegna.


L'azione ha funzionato! Unilever si è impegnata pubblicamente a ridurre di 100.000 tonnellate la produzione di packaging di plastica e dimezzare l'uso di plastica vergine per i suoi imballaggi, entro il 2025.

Un successo davvero importante se si pensa che Unilever è una multinazionale che gestisce 400 marchi, tra cui Algida, Bertolli, Calvé, Coccolino, Dove, Findus, Knorr, Lipton, Mentadent, e molti altri!

Ora bisogna che anche altre aziende dicano "Basta!" alla plastica monouso, e sono già nel mirino Nestlé, Coca-Cola, Pepsi, Ferrero, San Benedetto e Danone.


Questi i prossimi obiettivi di Greenpeace, attraverso le navi Rainbow Warrior e Beluga:
  • Riflettori puntati su alcune delle più grandi aziende responsabili di questa crisi, entrando in azione per chiedere impegni concreti di riduzione della produzione di plastica monouso e di investimenti in nuovi sistemi di consegna.
  • Mobilitazione di persone in tutto il mondo, dando voce alle comunità direttamente minacciate dalla plastica.
  • Mostreranno come gli imballaggi finiscono, attraverso il commercio mondiale dei rifiuti, nel sud-est asiatico, che è diventato un'enorme discarica, devastando splendidi ecosistemi marini.
(Tratto e adattato dalla newsletter di Giuseppe Ungherese, Campagna Inquinamento di Greenpeace Italia)

13 commenti:

  1. Una buona notizia, ma la strada è ancora lunga.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. In questo settore tutte le strade sono lunghe, e pertanto bisogna perseverare.
      Unilever comunque controlla tantissimi marchi, credo ognuno di noi abbia in casa qualcosa che proviene da lei, quindi di qui a pochi anni ognuno di noi acquisterà meno plastica usa e getta.

      Elimina
  2. Vero, ottima notizia, visto anche il colosso Unilever che si farà grande pubblicità.
    Certo, di contro sfrutterà i poveri bambini del quinto mondo, ma non si può voler tutto dalla vita... :D

    Moz-

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Una cosa alla volta... Non esiste solo Greenpeace...

      Elimina
  3. Davvero un'ottima notizia.
    Speriamo che non siano solo premesse sulla carta.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La notizia riguarda un impegno preso pubblicamente. Unilever già dal 2018 studia confezioni alternative per i propri prodotti, e se ha fissato una data credo intenda rispettarla. Greenpeace comunque non è un'associazione che abbassa i riflettori dopo una semplice promessa.

      Elimina
  4. Quello che scrive il Moz io lo pensavo della Nestle’.
    Infatti per un periodo dei miei amici si son rifiutati di comprare gelati o prodotti della Nestle’ perché dicevano che sfruttavano il lavoro minorile in Brasile.
    Comunque bella notizia che ci dai ...sul impegno di ridurre la produzione di plastiche monouso da parte dei colossi delle multinazionali..chissà dai!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Lo sfruttamento di bambini da parte della Nestlé la conosco, e la boicotto regolarmente. Dimentico, quando ordino acqua minerale in pizzeria, di specificare che se è Vera possono tenersela... Anche quella è Nestlé! 😒

      Elimina
    2. Al ristorante chiedo sempre acqua purificata, quasi sempre la trovo.

      Elimina
    3. Proverò anch'io, ma nutro poche speranze...

      Elimina
  5. Che una multinazionale come Unilever abbia sottoscritto un patto di questo genere, mi sembra un ottimo inizio.
    Tienici al corrente degli sviluppi.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Senz'altro! Cerco sempre aggiornamenti sulle notizie che propongo. 😉

      Elimina

Blogger ha modificato il modulo dei commenti rendendolo molto scomodo poiché dopo alcune righe scritte, non scorre più. Mi scuso per il disagio che non dipende da una mia scelta.