giovedì 15 aprile 2021

[Petizione] Ancora violenze per le pellicce


In attesa che la petizione già promossa da "Amici animali" sortisca qualche effetto, HSI non è rimasta a guardare e ha investigato sulla situazione, che non è affatto piacevole né rassicurante.

Nonostante moltissimi stiano appoggiando la richiesta di mettere fine una volta per tutte al crudele e pericoloso commercio di animali da pelliccia in tutto il mondo, le volpi continuano a soffrire in anguste gabbie, i cani procione sono uccisi per elettrocuzione e le loro carcasse vendute per il consumo umano in diversi allevamenti in Cina, dove è presente la più grande industria di pellicce al mondo!

Le immagini raccolte mostrano inequivocabilmente le terribili condizioni in cui vivono questi animali, che manifestano palesi comportamenti da stress ed esaurimento, dovuti alla privazione di stimoli ambientali. L’indagine è stata condotta in 13 allevamenti di animali da pelliccia tra novembre e dicembre 2020, rivela violazioni di molte delle norme cinesi su benessere animale, allevamento, macellazione e sorveglianza epidemiologica. Un'indagine che, sebbene condotta durante la pandemia di Covid-19, non ha riscontrato in nessun allevamento l'adozione di misure minime di biosicurezza.

Anche se in Italia non ci sono allevamenti di volpi o cani procione, e si sta registrando una maggiore sensibilità nei confronti del benessere animale da parte della popolazione, con un maggiore impegno da parte delle istituzioni verso le tematiche legate allo sviluppo sostenibile, le pellicce di questi animali sono importate da Germania, Francia, Cina, Spagna, Paesi Bassi, Belgio, Stati Uniti e Russia. Per questo occorre diffondere la petizione per porre fine all'industria delle pellicce e denunciare la crudeltà verso gli animali sfruttati negli allevamenti di tutto il mondo.

(Articolo tratto dalla newsletter di Martina Pluda, direttrice HSI Italia)

10 commenti:

  1. L'unica è davvero mostrare apertamente ribrezzo verso chi indossa pellicce, farli sentire untori al pari di chi non indossa mascherine.

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    1. È un inizio, ma non credo sia sufficiente: la gente priva di coscienza se ne frega. Bisogna impedire che le pellicce siano prodotte, e questo si può ottenere soltanto con una legge.

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    2. anch'io sono molto pessimista.... che tristezza... soprattutto quelle parole, "privi di stimoli ambientali"..... :((((

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    3. La situazione è proprio quella: animali che per natura dovrebbero vivere liberi e non obbligati a stare in contatto, costretti a condividere gabbie anguste, dove il cibo si mescola ai loro escrementi, in attesa di una morte che equivale a una liberazione ma che non li porta certo a vedere il cielo. 😢
      E per i cuccioli di foca è ancora più atroce (sì, c'è pure di peggio! 😢), ma semmai ne parlerò in un articolo specifico.

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  2. Le pellicce e tutti gli inserti in pelo dovrebbero essere vietate..vietata la produzione e vietata la vendita..e soprattutto chiarezza sui cartellini nei negozi dove spesso gli inserti vengono confusi per "ecologici" ..
    Buona giornata gas

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    1. Esatto, talvolta la confusione è proprio veicolata dai commessi che, notato un cliente interessato, mentono sull'origine dei materiali utilizzati per concludere l'affare. Per fortuna le etichette svelano le cose (storia vera).

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  3. Stamattina ho accompagnato mio figlio all'asilo e ho visto una sua compagnetta (di un'altra classe) indossare una pelliccia corta.
    Non sono un'esperta, ma non mi sembrava sintetica.
    Mi è venuto da vomitare.

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    1. Nemmeno io sono esperto, e oramai confido ben poco nella sensibilità della gente al punto da acquistare pellicce ecologiche.

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  4. Nel 2021, con tutte le fibre sintetiche, esistono ancora bestie che indossano pellicce di animali.

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