Avevo già condiviso l'ottima notizia sulla presa di posizione degli scienziati circa le sofferenze di animali condannati a vivere in gabbia, e non mi sarei aspettato, a così breve distanza di tempo, una movimentazione altrettanto pesante sulla questione.
CIWF Italia informa che i rappresentanti della Commissione Europea hanno ricevuto un'altra importante lettera a sostegno dell’Iniziativa dei Cittadini Europei (ICE) End the Cage Age, una lettera che manda un messaggio forte e chiaro contro l'uso delle gabbie negli allevamenti, a partire da quelle per le galline. Autori di tale lettera sono alcune grandi aziende alimentari!
Tale sostegno, come si può intuire, polverizza l'obiezione secondo cui i sistemi di allevamento alternativi alle gabbie non sono sostenibili.
La lettera chiede esplicitamente una graduale eliminazione dell'uso delle gabbie negli allevamenti, a partire dagli allevamenti di galline.
E' il caso di elencare le aziende che, probabilmente anche per un tornaconto d'immagine, hanno sottoscritto tale lettera: ALDI Nord, Barilla, Fattoria Roberti, Ferrero, IKEA, Jamie Oliver, Le Groupement Les Mousquetaires, Mondelēz International, Nestlé e Unilever.
Le ultime due sinceramente non sono delle aziende prive di colpe antiche e recenti per quanto riguarda scelte etiche e inquinanti, ma indubbiamente la loro firma avrà un peso nelle decisioni dell'Unione Europea sulla questione delle gabbie.
L'argomento è stato anche nella top 10 dei più discussi su Twitter!
Sostenuti dall'eccezionale sottoscrizione, il 15 aprile si è tenuta l’audizione della (ICE) End the Cage Age al Parlamento Europeo, ove Leopoldine Charbonneaux e Olga Kikou, rispettivamente Rappresentante e Vice Rappresentante del comitato promotore, hanno presentato l’ICE e spiegato le ragioni della richiesta di vietare l’allevamento in gabbia nella UE.
Ebbene, se raggiungere ben 1.400.00 firme convalidate è stato emozionante, sentire importanti rappresentanti delle istituzioni appoggiare calorosamente la campagna ha riempito le Rappresentanti di orgoglio, entusiasmo e commozione. Il Commissario Europeo per l'Agricoltura e lo sviluppo rurale Janusz Wojciechowski ha detto che i sussidi agricoli dell'UE e il Recovery Fund "possono anche essere utilizzati in parte per eliminare gradualmente l'allevamento in gabbia e implementare metodi alternativi. [...] Avete il pieno sostegno della Commissione Europea per attuare questa trasformazione."
La meta non è ancora raggiunta perché la risposta formale della Commissione Europea alla richiesta dell’ICE è attesa nei prossimi mesi; intanto l'esito dell’audizione è stato uno dei segnali incoraggianti in questo cammino verso un'Europa migliore perché senza gabbie per 300.000.000 di animali senzienti ogni anno, la dimostrazione che assieme possiamo essere la voce per chi non ne ha.
(Articolo tratto dalle newsletter di Viviana Vignola, Campaigns Manager CIWF Italia, e Annamaria Pisapia, Direttrice CIWF Italia)
..anche se a me, recenti pubblicità di polli che girano liberi e orgogliosi della loro alimentazione sana e nutriente, quasi felici e coscienti di venire sgozzati di lì a poco.. fanno davvero impressione. Li accudiamo come si deve e senza crudeltà, per mangiarceli meglio.. brrr!
RispondiEliminaUn passo alla volta. Intanto garantiamo agli animali una vita dignitosa; affinché non vengano sgozzati smettiamo noi di nutrircene, smettiamo di finanziare queste atrocità. Abbiamo la possibilità di fare una scelta semplice. Non basta dire "Mangio meno carne/pesce rispetto a prima." perché l'animale che finisce nel piatto è stato comunque ammazzato, e non meno di prima.
Eliminabene... proprio l'altro giorno mi sono visto "Io e l'uovo", film in bianco e nero del 1947 in cui i protagonisti, una coppia di marito e moglie, vanno ad allevare galline... :)
RispondiEliminaNon conosco questo film, approfondirò.
EliminaNon credo che si potrà mai vivere in un modo di soli vegetariani, vegani, ecc.
RispondiEliminaDunque sembrerebbe che tutto ciò sia vano, ma l'idea che gli animali non soffrano è comunque positiva.
Sebbene il loro destino sia ugualmente segnato.
Non avremo mai quel mondo perché stiamo facendo carte false per estinguerci prima.
EliminaNon sono d'accordo.
EliminaDa sempre, in natura, gli animali si mangiano tra loro per nutrirsi.
Lo stesso fa l'uomo con gli animali.
Potrebbe farne a meno e vivere bene? Probabilmente sì, ma non ne sono convinta.
In natura gli animali si mangiano tra loro ma il predatore si procura la preda direttamente, con i mezzi che la natura stessa gli offre: l'essere umano al massimo caccia avvantaggiandosi di fucili e non in un corpo a corpo con la sua preda; inoltre i più vili si nutrono di animali delegando ad altri l'onere di ucciderli, quando dovrebbero guardare negli occhi un vitello, un agnello, un coniglio o un pollo prima di toglierli la vita.
EliminaNo, l'essere umano si nutre di animali, ma contro natura.
Anch'io ho letto la notizia, che sia la volta buona?
RispondiEliminaPer la riduzione delle gabbie sembra di sì, ora speriamo che l'UE sia di parola. 🤞
EliminaIo spero con tutto il cuore che la strada per il rispetto degli animali porti a grandi cambiamenti..non è maturo il tempo per pensare ad un mondo dove l'uomo non si ciba di carne/pesce ma gia eliminare le sofferenze è un passo avanti.. i miei bisnonni avevano un podere nella Maremma laziale, allevavano animali ma tutti erano liberi in questi spazi che a me piccola sembravano immensi..parlava con la bufala mio nonno perché il latte era più buono..sensibilizzare le coscienze è gia un gradino..qui dove vivo ci sono un rifugio ed una fattoria..entrambi grandi, le scuole portano i bimbi piccoli, gli animali sono "liberi", i bimbi hanno contatti con loro e la "giusta" idea di come debbano vivere gli animali..
RispondiEliminaBuongiorno gas buona giornata
Grazie per la tua testimonianza. 🤗
EliminaInfatti, facciamo in modo che questo "futuro cibo" per qualcuno, almeno viva dignitosamente e secondo natura.